Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/518

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1572. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 22 Sett.c 1830

Signore ed Amico amatiss.mo Oggi soltanto posso rispondere alla gratiss." sua 2 corr.e, e dirle che oggi stesso col mezzo dell’amico Moratti le mando YEpitteto e VIso- crate de’ quali io la riguardo come padrone assoluto. Tengo presso di me il ms. degli Errori popolari che le manderò quando Ella vorrà. Avviso il sig. Moratti di far tenere il pacchetto al sig. Vieusseux che saprà dov’Ella dimora. Possa avere io buone nuove di Lei. Tutti i miei, che meco uniti la salutano egualmente lo desiderano. Io più di tutti che l’amo assai assai. Ant. Fort. Stella

1573. A Pier Francesco Leopardi.
[Firenze] 25 Settembre [1830]

Caro Pietruccio Le vostre lettere si son fatte rarissime. Io non so più nulla di Recanati, nulla de’ parenti. Datemi coteste nuove, vi prego. Entrate in ogni dettaglio se avete tempo, e se volete farmi pia- cere. Io sto al solito, rassegnato alla mia estrema infelicità, che Dio accetti per mio purgatorio. Salutate tutti. Fate salutar Moretti, Zavagli, Morici. Vi abbraccio tutti col cuore. Addio. I fogli della Quotidienne ancora si fanno aspettare. Quando la mia libreria, che va crescendo, sarà giunta a un segno conve- niente, la spedirò costà per condotta.