1572. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Signore ed Amico amatiss.mo
Oggi soltanto posso rispondere alla gratiss." sua 2 corr.e, e dirle che
oggi stesso col mezzo dell’amico Moratti le mando YEpitteto e VIso-
crate de’ quali io la riguardo come padrone assoluto. Tengo presso di
me il ms. degli Errori popolari che le manderò quando Ella vorrà.
Avviso il sig. Moratti di far tenere il pacchetto al sig. Vieusseux
che saprà dov’Ella dimora.
Possa avere io buone nuove di Lei. Tutti i miei, che meco uniti
la salutano egualmente lo desiderano. Io più di tutti che l’amo assai
assai.
Ant. Fort. Stella
1573. |
A Pier Francesco Leopardi. |
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[Firenze] 25 Settembre [1830] |
Caro Pietruccio
Le vostre lettere si son fatte rarissime. Io non so più nulla
di Recanati, nulla de’ parenti. Datemi coteste nuove, vi prego.
Entrate in ogni dettaglio se avete tempo, e se volete farmi pia-
cere. Io sto al solito, rassegnato alla mia estrema infelicità, che
Dio accetti per mio purgatorio. Salutate tutti. Fate salutar
Moretti, Zavagli, Morici. Vi abbraccio tutti col cuore. Addio.
I fogli della Quotidienne ancora si fanno aspettare. Quando la
mia libreria, che va crescendo, sarà giunta a un segno conve-
niente, la spedirò costà per condotta.