Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/557

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sciuto fuori del suo Paese e questi è il Pievano Landi1 nato nel Casen- tino, Provincia fertilissima di bizzarri ingegni. Egli mancato di vita circa 40. anni fà fu uomo dottissimo, scrittore facile, ed elegante, e di animo tanto vivace e per natura talmente atto alla satira da essersi reso temibile a tutti coloro che lo ebbero avverso. Scrisse molti sonetti lepidissimi e pieni di sali mordaci che egli medesimo voltò in idioma latino con tanta purezza di lingua e di stile da rammentarci il buon secolo delle Lettere latine: scrisse anche un Poemetto intitolato la Boscheide contro un certo Pievano Boschi suo nemico che ne ebbe a morir di dolore, se non che questa operetta non fu terminata per divieto del Vescovo che volle por fine allo scandalo, ma le sue opere tutte del Landi circolano manoscritte per la Provincia del Casentino, e mai furono stampate. Del resto accetti questo mio foglio come un attestato deH’alta stima che le professo e come un segno dell’impegno che porterei di buon animo a servirla se fossi buono a qualcosa, e intanto mi creda sempre Dev.mo Serviti Ant.° Gherardini Fiesole 23. Maggio 1831. P.S. Se volesse qualche saggio dei sonetti del Landi potrei procu- rarglieli.

1616. A Paolina Leopardi.
[Firenze] 2.4 Maggio [1831]

Cara Pilla. Tu m’hai da fare un piacere, ma te lo raccomando assai. Pigliare il mio protocollo di lettere letterarie, tutti due i vo- lumi: levar via le lettere di Vieusseux, Brighenti, Stella, Collet- ta, e le copie delle lettere mie: farne un gran rouleau con soprac- carta ben suggellata: scriverci sopra Documenti, e questo indirizzo Al Nobil Uomo Il signor Cav. Pietro Leopoldo Mannucci Benincasa Segretario Generale delle poste toscane Firenze