Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/572

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1633. A Paolina Leopardi.
[Firenze, 2. Luglio. 1831]

Cara Pilla Fio ricevuto il pacco in perfetto stato, e ne ringrazio di cuore tutti voi. Il ritratto bisogna certamente spedirlo sotto fascia, come stampa. S’io dissi con sopraccarta, intesi dire aperta alle estremità, cioè una fascia grande. Il cannellino, o qualche altra cosa dura, mi piacerebbe perchè il ritratto non si ammaccasse: se la posta non lo vuole, levalo via: ma credo che la difficoltà non sia qui; basta che il rame passi per una stampa e non per un pacco, il che si ottiene col lasciarlo vedere. Charlotte Bonaparte est une charmante personne; pas belle, mais douée de beaucoup d’esprit et de gout, et fort instruite. Elle dessine bien, elle a des beaux yeux. J’aliai la voir hier au soir pour la troisième fois; elle avait été malade pendant plu- sieurs jours. Elle me pria d’inserire mon noni dans son Album: cela signifie que je dois lui faire un compliment par écrit. Comme je n’aime pas les impromptus, je demandai du tems. Elle me fit promettre que je retournerais ce soir, préparé ou non.1 Adieu, ma chère Pille. Io, grazie a Dio, sto bene, benché sempre debole, sempre incapace di godere, non potendo nè leg- gere nè scrivere nè camminar molto, ed essendomi strapazzo ogni divertimento. Abbraccio il mio Carlo e Pietruccio (del quale perchè non mi parli?), e a Babbo e a Mamma bacio la mano. Adieu, ma chère Pillule. 2. Luglio.

1634. Ad Antonietta Tommasini.
[s.d., ma Firenze, inizio di luglio 1831]

Mia cara Antonietta. Quanto mi ha confortato l’affettuosissima vostra del mese passato! quanto ho desiderato le nuove vostre e della vostra fami-