Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/58

Da Wikisource.

ho ricevuto alcun quaderno. La persona incaricata da me a questo effetto in Bologna,1 mi scrisse più mesi addietro, di essersi por- tato in persona da quella marchesina Zambeccari, ed averle con- segnato l’esemplare per l’Ab. Vannucci. Scrivo oggi per inten- dere come sia quest’affare. Di mad. Padovani non ho nuove: ma ne avrò, ed Ella ne sarà servita. Mi trovo oramai al fine dell’Antologia, quanto a quella parte che si è potuta far qui co’ miei libri: la quale comprende già più di 70 autori: che è appunto il numero di quelli dai quali è tratta l’Antologia francese di Noci, modello di tutte le altre. Mi resterà a far lo spoglio degli autori che mi mancano, quando io mi troverò in luogo da poterli avere in mano, giacché qui non si troverebbono. Ciò sarà questa primavera, e fra poco. Allora l’Antologia comprenderà (io credo) più di 80 autori, d’ogni secolo; e sarà la più ricca Antologia che si sia veduta, senza però eccedere la misura della francese, cioè le 600 pagine circa, in 8°. Tutti i passi sono copiati di mia mano con ogni diligenza circa la rettificazione dell’ortografia e della punteggiatura. Sono ben lieto della nuova che Ella mi dà del matrimonio del signor Luigi. Ne faccia, la prego, i miei complimenti e le mie congratulazioni vive e sincere seco lui. Altrettanto vive e sincere ne fo io con Lei. Lietissimo poi sono del doverla rive- dere a maggio in Bologna. La mia famiglia le ritorna i suoi distinti saluti, ed io la prego di far gradire i miei distintissimi alla sua. Mi ami, come spero che faccia, e mi creda sempre il suo cordia- lissimo servitore ed amico.

1052. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 13 M.20 1827.

Signore ed Amico amatiss. Ricevo in questo punto la c.a sua del dì 7, e le rispondo sul momento per dirle che la mia Casa non ha mancato di spedirle rego- larmente per la posta, franco fino ai confini e coll’indirizzo a Reca-