che posso, ma prego caldamente Iddio che gliene renda ab-
bondante e solido frutto. Le bacio la mano con tutta l’anima.
Il suo gratissimo figlio.
Giacomo
1776. |
A Monaldo Leopardi. |
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Caro Papà.
A tenore della cariss. sua dei 4, traggo oggi per romani
se. 25. 26. sopra il Sig. Cav. Luigi Giambene, Segretario gene-
rale delle poste pontificie in Roma, il quale si compiace favo-
rirmi di accettare la mia cambialina. La prego dunque a far per-
venire quel contante prima della scadenza nelle mani del lodato
Sig. Cavaliere. La cambialina è a giorni 20 data.
Le bacia la mano col cuore il suo affettuosissimo figlio
Giacomo
1777. |
A Fanny Targioni Tozzetti. |
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Vi scrivo dunque, benché siate prossima a tornare;1 non più
per domandarvi le vostre nuove, ma per ringraziarvi della gen-
tile vostra di lunedì. Che abbiate gradito il mio desiderio di
sentire della vostra salute, è conseguenza della vostra bontà.
Mi avete rallegrato molto dicendomi che state bene, e che i bagni
vi giovano, e così alle bambine: io ne stava un poco in pensiero,
perchè i bagni di mare non mi paiono senza qualche pericolo.
Ranieri è sempre a Bologna, e sempre occupato in quel suo
amore, che lo fa per più lati infelice. E pure certamente l’amore
c la morte sono le sole cose belle che ha il mondo, e le sole solis-