Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/731

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si opponesse alla congiunzione, da noi tanto meditata e deside- rata, dei nostri destini. Ranieri mio, tu non mi abbandonerai però mai, nè ti raffredderai nelTamarmi. Io non voglio che tu ti sacrifichi per me, anzi desidero ardentemente che tu prov- vegga prima di ogni cosa al tuo benessere; ma qualunque par- tito tu pigli, tu disporrai le cose in modo che noi viviamo l’uno per l’altro, o almeno io per te, sola ed ultima mia speranza. Addio, anima mia. Ti stringo al mio cuore, che in ogni evento possibile e non possibile, sarà eternamente tuo. 1B10. Ad Antonio Ranieri. [Firenze] 18 Die. [1832] Ranieri mio. Oggi ti scrivo prima di aver ricevuto la tua dalla posta, perchè non posso disporre della Barbara1 a mio modo. Già ierlaltro ti scrissi al med. indirizzo della presente. Ti ripeto che ti ho sempre scritto, che fortunatamente le lettere alla Lenina2 non sono andate, e soprattutto che in ogni caso pos- sibile ti ricordi che la Fanny ed io stiamo tremando per te, e che io, che posso muovermi, voglio assolutamente per Dio, e per la memoria della vita menata insieme, ribaciarti prima di morire, secondo la tua promessa. Addio anima mia.

1811. A Louis de Sinner.
Firenze 18 Dicembre 1832

Mio carissimo ed eccellente amico, Non posso esprimervi con quanto piacere io abbia riveduto i vostri caratteri, dopo il silenzio di più mesi. E ben vero che questo piacere è temperato dal dolore di sentirvi mal soddisfatto