Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/805

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medesimo tempo vi confesso che sono abbastanza egoista per sapermi a fatica risolvere e desiderare che i vostri avanzamenti siano sì rapidi, che l’Italia (come odo che sia più che possibile) debba perdervi in breve. Vi assicuro, togliendo di mezzo ogni ombra di cerimonia, che il pensiero di non più rivedervi mi cagio- nerebbe un gran dolore. Del resto ho fiducia che in qualunque luogo i vostri nobili destini vi chiameranno, non lascerete di portare qualche rimembranza di me, come certamente nessuna lontananza potrà cancellare in me la memoria vostra. Il Dott. Schulz è ora viaggiando nella provincia, occupato nelle sue ricerche storiche. Vi prego de’ miei umili ossequi a madama vostra consorte, e de’ miei distinti complimenti ai vostri egregi ed amabili bambini. Conservatemi nella vostra benevo- lenza e credetemi

Vostro dmo ed affettuoso amico e sre
Giacomo Leopardi

Napoli 26 Settembre 1835

1915. A Louis de Sinner.
Napoli 3 Ottobre 1835

Mio eccellente e carissimo amico, Questa volta il nostro, anzi il mio silenzio ha passato vera- mente ogni limite. Dopo la vostra amabilissima del Luglio del 1834, io sono stato per molti mesi incertissimo del luogo dove avrei passata la settimana vegnente, e non avrei saputo dove pre- garvi d’indirizzare la vostra risposta. Poi, vedutomi stabilito ancora per qualche altro tempo a Napoli, ora l’imbecillità degli occhi, ora qualche piccolo studio, e finalmente il desiderio di accompagnare la mia lettera col piccolo volume' che vi spedi- sco oggi per la posta, e che non si è pubblicato prima della set- timana scorsa, mi hanno ritardato il piacere di trattenermi con Voi per iscritto. Io sperava di ricevere le vostre nuove e qualcuna delle vostre