Queste io le credo più necessità del secolo che felicità, perchè la società
umana, come l’uomo, ha legge di vivere, e quando un modo le manca,
quando un elemento di coesione si discioglie, l’uomo, anche senza
volerlo o saperlo, ne fabbrica un altro. E il credere alla beatitudine
di questa nuova composizione è stimolo all’operare, e questa credu-
lità della perfezione immancabile e imminente dell’opera sua, stoltezza
organica d’ognuno che fa. Il mondo a un bel circa sarà lo stesso, gli
sbocchi del male non si potranno mai nè tappare nè restringere, ed
i beni materiali diffondendosi, non per questo aggiugneranno, io credo,
pure un atomo alla massa della felicità umana. E in tutto il dimenarsi
di questo secolo, se v’è qualcosa di buono, la pedanteria de’ nostri
professori di civil sapienza, la rende intollerabile. Le quali teoriche
da me con voce esile, pur talvolta messe fuori, di già mi minacciano
le bastonate de’ perfettibili. Ma se vedrò il bastone in aria, mostrerò
i vostri be’ versi e griderò: fermate; perchè io non sia calpestato come
un povero cadavere in mezzo ad un campo di battaglia. E poi bene-
dico il bel clima di Napoli, che vi dà salute quanta non poteva al certo
darvene l’aria mefitica di Firenze.
Salutatemi il Ranieri carissimamente. Del suo bel lavoro storico,
non ebbi mai altro che i due primi fascicoli,2 benché rispondendogli,
vivamente lo sollecitassi a mandarmi il rimanente. Ed io se qualcosa
lavoro, sono tutto alla storia. Ma quella sua, mi parve cosa degna, e
come tale desidero vederla compiuta e temo forse non la mia lettera
andasse in sinistro. Vi prego fargli questa ambasciata, e pregarlo che
mi rimetta in giorno, e poi voglia regolare la spedizione.
E voi prego d’amarmi e credermi sempre
Vro Servo ed amico
Gino Capponi
1918. |
A Monaldo e Paolina Leopardi. |
|
Mio caro Papà
Ho pagato ancor io il mio tributo alla stagione cattiva, con
una costipazione, che sarebbe stata malattia molto leggera, se
non fosse stata accompagnata da copiose e non opportune emor-
ragie dal naso, che mi hanno lasciato un certo abbattimento,