Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/818

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assaissimo che la mia piccola nota relativa al Sig. Bothe vi sia sembrata dura. Vi assicuro (e potete assicurarne il Sig. Bothe a mio nome) che ciò non viene se non da mia poca abilità di esprimermi: perchè la mia intenzione non fu altro che di esser breve. Nè avrei punto replicato alla sua obbiezione, se non l’avessi creduta molto plausibile, e tale che anche a molti ita- liani sarebbe potuta occorrere spontaneamente. - Il mio libraio Starita nel suo manifesto promette 6. voli, tra cose edite e inedite. È uscito il 2.0 voi. che è il i.° delle operette morali accresciute. Vi manderò quanto prima i 4 esemplari che avete la bontà di chiedermi, dei quali vi sarò gratissimo se, come dite, vorrete darvi la pena di farne pervenire, con molti miei saluti, uno al Sig. Bothe, e uno a Gioberti. Il proemio degli Excerpta4 dimostra più che mai quella benevolenza che Voi dimostrate sempre quando parlate di me. La scelta delle osservazioni è fatta con moltissimo giudizio e dottrina. Vi sono corsi parecchi falli di stampa, come p. 13. 1. 21. xvoio per Know inglese; e soprattutto nella descriz. del Cod. Barberin. come p. 3. 1. 5. Saec. XVI! - p. 4. 1. 2. manca qualche parola che dovea far menzione delle TjtìoTcouai di Liba- nio, come apparisce dalla seg. lin. 16. - ib. 1. 3. prò ji leg. 55. et conf. 1. 4. - p. 5. 1. 7. Quae Libanio dantur, add. nempe quae ab Allatio et Morello, tum ea omnia quae àòéanoxa esse dixi, non vero ea quae Libami nomen praefemnt in ipso codice. - Se aveste tempo da perdere, saprei volentieri quando mi scrivete, perchè non abbiate fatto uso delle osservazioncelle sopra l’au- tore rapì u(I>ou<; e sopra Celso, nè di quella sopra l’è(3óo>v ocudu; di Senofonte nel Convivio; le quali mi parve, quando fummo insieme in Firenze, che riuscissero di vostra soddisfazione. - Oh tornino, mio carissimo e prezioso amico, que’ momenti nei quali io godeva della vostra società, e profittava della vostra dottrina. Ranieri vi prega con me a fare che non riesca vano il vostro disegno di veder Napoli, e si offre anch’egli a servirvi qui con ogni sua forza alla vostra venuta. Addio, carissimo: vi abbraccio, e mi raccomando alla vostra memoria. Addio. Tutto vostro Leopardi