Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/826

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giuntamente. L’ultima ch’io ebbi da Parma, fu della Mamma e del Papà, i quali mi promettevano una copia della terza edi- zione dei Pensieri della Mamma. Ma dite loro, vi prego, che io non ho mai ricevuto nè questa, nè quella della seconda edi- zione, che parimente mi fu promessa, anzi spedita, non so se a Firenze o a Roma. Così da alcune parole della vostra ultima conosco che Giordani non vi ha mentovato, e, come io credo, non ha ricevuto un libro2 ch’io gli mandai per la posta al prin- cipio dell’ottobre passato. Vedrei di rimandargliene, ma per qual mezzo, se la posta non è buona? Vi ringrazio molto delle nuove che mi date della salute vostra e de’ vostri. Spero che quella del Papà e della Mamma, col favore della stagione temperata, sia risorta, e la vostra convalescenza cangiata in sanità. Io da un anno e mezzo non posso altro che lodarmi della mia salute, ma soprattutto da che, circa un anno fa, sono venuto ad abitare in un luogo di questa città quasi cam- pestre, molto alto, e d’aria asciuttissima, e veramente salubre. Vengo scrivacchiando, non quanto, per mio passatempo, vor- rei; perchè debbo assistere ad una raccolta che si fa qui delle mie bagattelle: il primo volume della quale (in gran parte, come gli altri, inedito) è quel libro che mandai a Giordani. Pregai già la Mamma di fare a Ferdinando i miei ringraziamenti e parlar- gli del piacere che mi aveva recato la lettura del suo bell’elogio. Spero che la Mamma non avrà dimenticato di favorirmi in ciò. Salutatelo carissimamente a mio nome, e fategli anche molti saluti da parte di Ranieri, che lo ringrazia della memoria. E inutile, o piuttosto impossibile ch’io vi dica quante cose desidero che diciate per me al Papà, alla Mamma, ed al mio Giordani, alla memoria affettuosa dei quali vi prego di raccomandarmi. Abbrac- ciate anche per me la Clelietta ed Emilio. Siate certi tutti che riè il tempo nè la lontananza nè il silenzio stesso non hanno can- giato nè cangeranno d’un punto l’animo mio verso voi da quello che fu quando noi convivevamo, si può dire, insieme. Addio, mia cara Adelaide; vogliatemi bene. Addio di tutto cuore. Il vostro Leopardi.