Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/827

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1927. Di Michele Aporta.
fNapoli] Giovedì 10 [marzo 1836]

Ecco un passaggio di una lettera di De Sinner che ricevo all’istante, e che riguarda il Sig.r Conte Leopardi: «Le 25 j’ai écrit a mon excellent ami Leopardi. Veuillez de grace lui demander s’il a re^u ma lettre: et s’il ne peut m’écrire, a cause de sante [sic], qu’il V.s dise au moins quelque chose pour moi». Nel momento sono occupato a rispondere a Sinner e sono pronto a servire il Sig. Leopardi, s’egli vuol comandare qualche cosa al suo Devotiss.0 M. Aporta

1928. Di Karl Bunsen.
[Napoli, Giovedì, primi tre mesi del 1836]

Amico carissimo M’avete fato il buono augurio per la mia entrata a Napoli due volte, perche non solamente trovai il vostro caro nome nell’entrare in casa, ma Vi viddi nella folla passando per S. Lucia senza però potervi salu- tare. Sarei venuto questa mattina per abbracciarvi, ma fui impedito finche era tardi. Tornando dagli Studj debbo andare dal mio collega: se tornando dal Vomero a casa non Vi trovo lascio queste righe per ringraziarvi della Vostra amorevole ricordanza di me e per dirvi che ogni mattina dalle 6 alle 8, ed ogni sera dalle 8 in qua sono in casa. Se potete senza incommodo alcuno pranzare fuori di casa, Vi vorrei pregare di venir da me col Vostro amico Sig. Ranieri a prender la zuppa con noi in famiglia alle ore due dopo mezzogiorno domani, Venerdì, o prescegliendo altro giorno quello che indichereste. Sarò a Napoli 8 giorni. Addio, veneratissimo e carissimo amico Vostro di cuore Bunsen Giovedì