fNapoli] Giovedì 10 [marzo 1836] |
Ecco un passaggio di una lettera di De Sinner che ricevo all’istante,
e che riguarda il Sig.r Conte Leopardi:
«Le 25 j’ai écrit a mon excellent ami Leopardi. Veuillez de grace
lui demander s’il a re^u ma lettre: et s’il ne peut m’écrire, a cause de
sante [sic], qu’il V.s dise au moins quelque chose pour moi».
Nel momento sono occupato a rispondere a Sinner e sono pronto
a servire il Sig. Leopardi, s’egli vuol comandare qualche cosa al suo
Devotiss.0
M. Aporta
[Napoli, Giovedì, primi tre mesi del 1836] |
Amico carissimo
M’avete fato il buono augurio per la mia entrata a Napoli due volte,
perche non solamente trovai il vostro caro nome nell’entrare in casa,
ma Vi viddi nella folla passando per S. Lucia senza però potervi salu-
tare. Sarei venuto questa mattina per abbracciarvi, ma fui impedito
finche era tardi. Tornando dagli Studj debbo andare dal mio collega:
se tornando dal Vomero a casa non Vi trovo lascio queste righe per
ringraziarvi della Vostra amorevole ricordanza di me e per dirvi che
ogni mattina dalle 6 alle 8, ed ogni sera dalle 8 in qua sono in casa.
Se potete senza incommodo alcuno pranzare fuori di casa, Vi vorrei
pregare di venir da me col Vostro amico Sig. Ranieri a prender la zuppa
con noi in famiglia alle ore due dopo mezzogiorno domani, Venerdì,
o prescegliendo altro giorno quello che indichereste. Sarò a Napoli 8
giorni.
Addio, veneratissimo e carissimo amico
Vostro di cuore
Bunsen
Giovedì