Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/839

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1944. Di David Passigli.
[Firenze 13. Ottobre 1836]

Pregiatis. Sig. Conte Oggi soltanto mi trovo onorato della pregiata sua 6 And., ne mai fui possessore dell’altra che ella onora di dirmi d’avermi diretta, forse sarà andata perduta. L’impresa che mi son progettato avrà, se vivo, il suo effetto. Quindi non pensi mai che io volessi scegliere altro Comento al Petrarca che il suo. Se ella dunque vuole onorarmi del favore domandato mi farà cosa gratissima; di che in attenzione torno a dichiararmi con Distinta Stima, e rispetto Di Voi Sig. Pregiatis. ^ ^ ^ David Passigli Firenze 13. Ottobre 1836

1945. A Carlo Antici.
Napoli, 25 ottobre 1836.

Mio caro zio, Nella terribile circostanza della peste1 che da otto giorni fa stragi lacrimevoli in questa città, mi sono valuto oggi sopra di lei, se pure sarà possibile di scontare la tratta, per la somma di colonnati quarantuno a vista: e do conto a mio padre di questo incomodo che può facilmente essere l’ultimo ch’io reco alla mia famiglia. La prego a favorirmi con la solita bontà, e di tutto cuore mi ripeto suo affezionatissimo nepote.

1946. A Monaldo Leopardi.
[Napoli] Di villa 30 Ottobre 1836.

Mio caro Papà. Non replicai alla cariss. sua di Marzo,1 perchè vergognando- mi io stesso delle mie lunghe tardanze (benché Dio sappia quanto