Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/868

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data dalla posta agli 11 di maggio insieme con altre due lettere segnate dei tre d’aprile. Ricevuta che l’ebbi, sono stato assalito per la prima volta della mia vita da un vero e legittimo asma che m’impedisce il camminare, il giacere e il dormire, e mi trovo costretto a risponderle di mano altrui a causa del mio occhio diritto minacciato di amaurosi o di cateratta. Non so veramente donde l’amico di Fucili potesse avere le buone nuove che recò di me; il quale tornato di campagna malato ai 16 di febbraio, non uscii mai di camera fino ai 15 di marzo, e da quel giorno a questo non sono arrivato ad uscire una quindicina di volte solo per passeggiare senza vedere alcuno. Ella non creda che qui sia facile il subaffittare un quartino dopo i quattro di maggio, perchè la stessa fretta che tutti hanno di provvedersi prima di quel termine, fa che, passato quello, tutti si trovano provveduti, e le case restano senza valore. I fore- stieri che vengono per pochi mesi non .si muovono dalle locande, non potendo andare comperando e rivendendo mobili. Non subaffittando poi il quartino, più che mai difficile sarebbe, non pagando anticipatamente l’intera annata, di partire e soprattutto di estrarre i mobili e il letto, che non sono miei, perchè i pa- droni di casa hanno il diritto non solo di ritenere il mobile, ma d’impedire il passaporto, protetti dalle leggi in ogni maniera e diffidentissimi per la grandezza della città e per la marioleria universale. Tutte queste difficoltà forse si potrebbero appianare finalmente. Ma la difficoltà principale è quella del cholera, rico- minciato qui, come si era previsto, ai 13 di aprile, e d’allora in qua cresciuto sempre, benché il governo si sforzi di tenerlo celato. Si teme qui che all’esempio di Marsiglia il secondo cho- lera sia superiore al primo, il quale anche in Marsiglia cominciò in ottobre e fatta piccola strage ritornò in aprile. Qui il secondo cholera dovrebb’essere doppio del primo, perchè la malattia avesse da Napoli il contingente proporzionato alla popolazione. Le comunicazioni furono aperte per due o tre giorni verso il 20 di aprile; ma risaputosi il ritorno del contagio, i rigori sono raddoppiati. La quarantina non si fa sulla strada di Roma, ma a Rieti, dove si va per la via degli abruzzi ch’è piena di ladri;