e chi volesse toccare Roma o sia diretto a Roma deve da Rieti
tornare indietro. Il dispendio dei 20 giorni sarebbe gravissimo
per le tasse sulle quali nulla si può risparmiare e che sono sem-
pre calcolate a grandi proporzioni, come accade ai poveri viag-
giatori, e il pericolo non sarebbe anche piccolo di dover convi-
vere per venti giorni con persone sospette nella camera che la
discrezione degli albergatori vi assegnasse. Finalmente il par-
tire a cholera avanzato si disapprova da tutti i periti, essendosi
conosciuto per esperienza di tutti i paesi che il cambiamento
dell’aria sviluppa la malattia negli individui, e non essendo pochi
gli esempi di quelli che partiti sani da un luogo infetto sono
morti di cholera arrivando tra le braccia dei loro parenti in un
luogo sano. Se scamperò dal cholera e subito che la mia salute
lo permetterà, io farò ogni possibile per rivederla in qualunque
stagione, perchè ancor io mi do fretta, persuaso oramai dai fatti
di quello che sempre ho preveduto che il termine prescritto da
Dio alla mia vita non sia molto lontano. 1 miei patimenti fisici
giornalieri e incurabili sono arrivati con l’età ad un grado tale
che non possono più crescere: spero che superata finalmente
la piccola resistenza che oppone loro il moribondo mio corpo,
mi condurranno all’eterno riposo che invoco caldamente ogni
giorno non per eroismo, ma per il rigore delle pene che provo.
Ringrazio teneramente lei e la mamma del dono dei dieci
scudi, bacio le mani ad ambedue loro, abbraccio i fratelli, e prego
loro tutti a raccomandarmi a Dio acciocché dopo ch’io gli avrò
riveduti una buona e pronta morte ponga fine ai miei mali fisici
che non possono guarire altrimenti.
Il suo amorosiss. figlio Giacomo.
1967. |
Di Antonietta Tommasini. |
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Mio caro Leopardi.
Ho ricevuto il pacco de’ libri che m’inviaste; mi furono carissimi,
ed assai vi ringrazio della vostra bontà, per la quale avete voluto darvi