Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/415

Da Wikisource.
Pir — 373 — Pit

antiquata, viva però nei dialetti dell’Italia centrale.

Pirelli: voce effimera del gergo lombardo per indicare l’imbottitura di gomma che talvolta usano le donne (da G. B. Pirelli, introduttore in Italia della industria e della tecnica della gomma).

Pirgopolinìce: è l’immortale spaccone plautino, protagonista della commedia Miles Gloriosus. V. questa parola. Qui aggiungerò come alcuni dotti negano che il Capitan Fracassa della Commedia d’arte del 500 nostro sia una derivazione dell’antico Miles Gloriosus. Cosa difficile ad affermare o negare. Certo il Capitan Fracassa contiene altresì elementi di satira contro la spavalderia spagnolesca e diventa il bravo, il guappo, il camorrista, il Rugantino romanesco.

Pirlare: verbo dialettale lombardo (pirla): torcere, rotare. V. Plillare.

Pirodraga: V. Draga.

Piròsi: termine medico per indicare il bruciore di stomaco, da [testo greco] = brucio: senzazione di bruciore che parte dall’epigastrio e risale sino alla gola, accompagnandosi, talora, ad eruzione di liquido acido e bruciante. Sintomo di dispepsia.

Pirossilina: uno dei tanti nomi del cotone fulminante (noto esplodente).

Pirouette: fr., non è infrequente, pur essendovi la parola nostra piroletta.

Pis alter (au): locuzione francese che pare più elegante, in certo linguaggio, delle nostre per mal che la vada, alla peggio dei conti, alla più disperata etc.

Piscinina: voce del dialetto milanese, piccina; e come piccolo vuole indicare il garzoncello dei camerieri negli alberghi e nelle trattorie, così piscinina è la aiutante delle sarte e crestaie, la bambina che fa le commissioni, porta le scatole, compra le colazioni allo operaie e adempie ad altri piccoli e non sempre leciti servizi. È, insomma, la futura sartorella o madamina, la crisalide in zoccoli, grembiule e testa scoperta. In francese, trottin.

Pissenlit: enfant qui pisse au lit; pisciotto, marmocchio, ma, come al solito, la parola francese pare più garbata, pur significando lo stesso.

Pista: il terreno battuto, destinato alle corse, specialmente ciclistiche: neologismo formato su la traduzione fonetica dal francese piste, la qual parola in italiano è pesta. Vale anche traccia, es. seguir la pista.

Pistolotto: corruzione di epistola. Dicesi con senso di spregio di lettere, articoli, scritto alcuno, specie di carattere polemico, cui si voglia togliere o che veramente non abbia alcun valore e non contenga alcun efficace ragionamento. Pistolotto, definiscono alcuni lessici per breve scritto.

Pistone: è in ogni lessico, detto di istrumenti musicali e della tromba dell’acqua: riferito a macchina in vece di stantuffo, deve essere dal fr. o dall’ingl. piston (dal lat. pinsere = pestare, pigiare).

Pitecàntropo: voce formata dal greco [testo greco] = scimmia e [testo greco] = uomo, uomo-scimmia. Si intende dai naturalisti per tale vocabolo, non gli uomini viventi, ma un tipo che sarebbe scomparso e segnò il passaggio evolutivo (filogenesi) fra l’antropomorfo e l’uomo. V. Homo Sapiens.

Pitèco: nome generico di scimmia, gr. [testo greco] lat. pithècium. Dotto titolo spregiativo, riferito a persona.

Pitocchetto o piattello: giuoco italiano di ventura o d’azzardo, che si giuoca in quattro. Distribuite nove carte a testa, ne rimangono quattro coperte. Per aver queste, si rinuncia, con iscarto, a quattro delle proprie e si offre a gara una somma oltre la posta. Se le carte così composte danno punti 35, (altrove 37) dello stesso seme, si vince la somma che è sul piattello, altrimenti l’offerta perduta aumenta l’intera somma che è nel piattello; onde il nome.

Pitone: genere di serpenti di gran mole, affini al boa, propri delle regioni torride.

Pittima: ottima voce italiana e dicesi specialmente nel parlar familiare di persona fastidiosa, noiosa, cacadubbi. Noto questa parola perchè osservai che molti la reputavano voce dialettale, quasi indegna del linguaggio letterario. È infatti voce del dialetto lombardo, del dialetto bolognese, petma, etc. Pittima propriamente è una specie dì empiastro onde dicesi, di persona fastidiosa, pittima, come