Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/47

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tro principio intelligibile; e potremmo, in verità, considerare questa perversità come una diretta ispirazione dell’Arcidiavolo, se non la vedessimo talvolta favorire il bene.


Se ho detto tutto questo, è per poter rispondere in qualche misura alla vostra domanda, per potervi spiegare perchè mi trovo qui, per poter assegnare qualcosa che abbia almeno un vago aspetto di motivo per queste catene che io porto, per questa cella di condannato che io occupo. Se non fossi stato così prolisso è probabile che non mi avreste affatto capito, o che, insieme al popolino, mi avreste giudicato pazzo. Ma ora, avrete compreso che io sono una delle numerose e ignorate vittime del Demone della Perversità.

È impossibile che una qualsiasi azione potesse essere ordita con determinazione più risoluta. Per settimane, per mesi, io meditai i mezzi dell’assassinio. Rigettai mille piani, perchè la loro esecuzione presentava qualche possibilità di essere scoperto. Infine, leggendo non so quali memorie francesi, mi imbattei nella relazione di una malattia, che per poco non fu fatale a Madame Pilau, presa per mezzo di una candela accidentalmente avvelenata. Que-