Fenomeni simili, che alternativamente si susseguono, non
possono aver luogo senza produrre delle strane e gravi sensazioni
sull’animo dell’uomo, a meno che egli colla sua mente
intuitiva non si sia ormai reso padrone delle leggi della natura.
Se perciò si avesse contezza del grado delle cognizioni
intorno alla natura, cui possedevano i primi abitanti della valle
Ladina, si potrebbe almeno approssimatamente inferirne le loro
intuizioni religiose, ma non potendosi determinare con tutta
precisione ed esattezza ne chi fossero coloro, che primi presero
possesso della detta valle, ne in qual tempo questo avvenne,
ne per conseguenza, qual fosse lo stato della loro coltura, non
si può aver che un’idea assai superficiale del loro culto religioso
conchiudendolo dalla superstizione e da certe usanze conservatesi
nella popolazione, ladina fino al giorno d’oggi, ancorché
manchino queste di quella vivacità de’ colori, che un giorno
senza dubbio diede loro un carattere più elevato 1. Questi
avanzi d’un culto religioso antico sono talmente limitati, che
gioverà qui avvertire fin da bei principio di non promettersi
troppo dalla loro conoscenza, a meno che non si voglia correr
rischio d’esser delusi come coloro, che s’attendevano di veder
rappresentati non si sa quanti linguaggi nell’idioma ladino 2.
Non si può negare, è vero, che la speranza di trovar in una
valle segregata per così dire dal mondo intero conservate in
modo più perfetto e più esatto che altrove le idee ed intuizioni
mitiche delle antiche popolazioni sembra in certo modo
fondata su validi raziocini, ma d’altra parte non è meno chiaro,
che appunto in una valle, in cui gli abitanti in conseguenza
sì della natura, che li circonda, che dell’idioma da essi parlato
non vengono che eccezionalmente a contatto coi popoli circon-
- ↑ cfr. Der Ursprung der Mytbologie, dargestellt an griechischer und deutacher Sage, von Dr. F. L. W. Schwartz. Berlin, Hertz 1860; p. 5 e 10 (Anm.). — Der heutige Volksglaube und das alte Heidenthum, von Dr. F. L. W. Schwartz. Berlin, Hertz 1862; p. 7. — Reste des Heidenthums in Sagen und Gebrauchen des niederosterreichischen Volkes, von Karl Landsteiner; (Programm) Krems, Max Pammer 1869; p. 4.
- ↑ 2) cfr. Die ladinischen Idiome, dell’autore; Innsbruck, Wagner 1879; p. 8.