Pagina:Rossini - Lettere inedite e rare, 1892.djvu/14

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Paisiello e dei Cimarosa le sue ingegnose ma viziose armonie nelle quali il canto principale rimane soffocato dalle parti di accompagnamento, e seguaci della nuova scuola tedesca divennero tutti i giovani compositori di musica per li teatri. Molti nostri cantanti nati fuori d’Italia, per diletto delle capitali di Europa rinunziarono alla purità del gusto musicale, che mai ebbe sede fuori d’Italia, adottarono l’impuro stile degli stranieri, e tornati in patria seco portarono e sparsero i germi del cattivo gusto. Allora al divino Pacchierotti, ai Rubinelli, ai Crescentini, alle Pozzi, alle Banti, ai Babini furono preferiti i Marchetti, i David, gli Antani, le Todi, le Billington, e gia sembrava giunta al colmo la corruzione col mezzo del musico Velluti, che più d’ogni altro abuso dei sommi doni a lui dalla natura concessi, quando la comparsa della Catalani fece conoscere, che non v’è cosa trista che non lasci la possibilità di una peggiore. Gorgheggi, volate, trilli, salti, abuso di semitoni, aggruppamento di note, ecco il carattere del canto che adesso prevale. Quindi la misura parte essenziale della musica, senza la quale la melodia non s’intende e l’armonia cade nel disordine, viene dai cantanti trascurata e violata. Sorprendono, invece di commuovere, e, ove nei buoni tempi i suonatori si studiavano di cantare coi loro strumenti, adesso i cantanti si studiano di suonare colle loro voci. La moltitudine intanto, applaudendo a così pessimo stile, fa della musica ciò che fecero i gesuiti della poesia, e dell’eloquenza,