Pagina:Rossini - Lettere inedite e rare, 1892.djvu/21

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verse opere che monterò tanto nell’uno che nell’altro teatro: come pure la cantata a quattro voci La riconoscenza che probabilmente farò eseguire il giorno della serata di mia moglie e per la quale, se a lei piacerà, mi regalerà una stampa delle Sposalizio di Longhi. Io spero che queste idonee proposizioni le possano convenire, assicurandola che intendo di trattar lei come un amico e nulla calcolando le offerte fattemi di molto superanti alla mia modesta domanda. Mi dia un pronto riscontro per potermi regolare. Suo dev.mo

L’autogr. è presso il sig. Artaria, negoziante di stampe a Vienna; comunicaz. di S. E. il conte Costantino Nigra.



Al sig. L. PRIVIDALI celebre poeta. — Venezia.


Vienna, 1 giugno 1822.


Carissimo amico, Di sommo piacere m’è stata la tua, nella quale veggo che tu non hai diminuito nè l’amore per me, nè la freddezza per mia moglie. La Smalz è morta; la Colbran è ora Mad. Rossini: io voglio adunque che l’ami si come io amo te. Dirai a Maruzzi che la sua raccomandata, non contenta del compatimento che ella ha ottenuto in una sola aria compostale da me nella Zelmira, volle l’altro giorno cantare nel concerto de’ Poveri l’aria della Donna del Lago «Elena 0h tu che chiamo» (di già benissimo cantata dalla Scüzz) ed un’aria di Mozart in tedesco,


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