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e che ha fatto la più umiliante figura: ecco ciò che arriva ai mediocri che non son contenti dell’aurea mediocritas di Orazio. Io son sicuro che questo squarcio ti farà ridere. Che fa Peruchini? si ricorda di me? egli è già troppo leggero per essere costante nelle sue affezioni. Ringrazia mad. Rosina per le gentili cose che col tuo mezzo mi ha detto, e dille che spero di vederla in breve, e potere a voce farle conoscere quanto io sia memore alle gentilezze che ella mi ha usate e che ad eterno inchiostro resteran scritte nel mio cuore. Addio, mio buon amico. Dammi più sovente che il puoi tue notizie, e credimi il più affezionato de’ tuoi amici.

In Lettere di Romagnosi, Canova, Gioberti, Alfieri, Pellico, Monti, Rossini, la Michiel, Bianchetti, Fusinieri, Mustoxidi, Brera, estr. dalla racc.d’Autogr. posseduta dal Sig. Giovanni Soster di Valdagno, pag. 11 e sg. (per nozze Rossi Bozzotti, edite dal Garbin; Schio, Marin, s. a.



al sig. ARTARIA. — Vienna.


Bologna, 15 agosto 1822.


Pregiatissimo Sig. Artaria, Ho ricevuto con sommo piacere la di lei preg.ma e sentito avere lei passato gli ordini a Bignami per ritirare gli spartiti siccome si è convenuto insieme. Se a lei non dispiacesse, vorrei farle un progetto; non è vero che lei dovendomi restituire dopo un anno i miei originali, deve fare una copia pel di lei archivio di ognuno di questi e pagarla almeno 10 zec-