Pagina:Saggio di rime di diversi buoni autori, Firenze, Ronchi, 1825.djvu/196

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  Che pare il mio paglia’, ma non sì grosso,

  Gli ha quinamonte in vetta a mo’d’un fungo,
  Ch’è giallo, e verde, e pagonazzo, e rosso,
  S’io te fussi in sul capo, io non v’aggiungo.
NANNI   E tu avessi un campanile addosso.
  Quando lo vedestu?
BECO   Veddilo ieri,
  Che diavol enn’ei Nanni?
NANNI   Egli enno e ceri.
BECO Che viene a dire e ceri? enn’ei di cera.
NANNI   No, mattacone.
BECO   O de che?
NANNI   De legname.
BECO   Quest’ho io apparato pure izera.
  Alle guagnel che gli enno un gran bestiame!
  O se ne fussi a vendere alla fiera,
  Noi fremo, Dio, che train de litame!
  A ch’enn’ei buoni?
NANNI   Enno buoni a guatare.
BECO   O vamo Nanni?