Pagina:Saggio di rime di diversi buoni autori, Firenze, Ronchi, 1825.djvu/197

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NANNI   Perchè abbiam noi a andare?

BECO Oh Dio! s’io n’avess’uno, egli enno begli,
  E me n’è intraversato il brulichìo.
NANNI   Oh tu debb’esser grosso!
BECO   Oh, sì de quegli,
  E srebbe appuntamcnte il fatto mio.
NANNI   Vanne, che sia impiccato tu ed egli.
  Ma vedestù quell’altro lavorìo?
BECO   Qual, Nanni? non già io: e dove stava?
NANNI   A un capresto all’aria e dondolava.
BECO Potta del ciel! e qual?
NANNI   Non odi quello.
BECO   Dimmel, che Dio te sbruchi.
NANNI   Oh, to tristizia!
  Io te darò un colpo in tul cervello:
  Dal Gonfalonier della giustizia,
  Quinc’oltre dal palagio, oh gli era bello!
  Mai vidi la più nuova masserizia.
BECO   Ch’er’egli infine?