Pagina:Saggio di rime di diversi buoni autori, Firenze, Ronchi, 1825.djvu/198

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NANNI   Er’ un dificio, un coso.

BECO   Alle guagnel, che tu sei dispettoso;
 Che te cost’egli a dirmi quel ch’egli era? 
NANNI   Che diavol ne so io, s’io nol conosco.
  Gli era de carta, de legno, e de cera,
  Ed aveva uno stil de quei dal bosco.
BECO   Er’ei femmena o mastio?
NANNI   Sì ch’egli era.
BECO   Che?
NANNI   Femmena.
BECO   Oh che dato te sia’l tosco:
  Non sapevi tu ir tanto codiandola?
NANNI   E’ dicevon ch’ell’era la girandola.
BECO Pur lo dicesti, che te caschi il fiato.
NANNI   Do’ tu me frai venir la sconciatura.
  O Beco, tu saresti spiritato
  Stu avessi veduto una fegura.
BECO   E che fegura?