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Manifesto del Sig. di Saussure. 13

sovente, spezialmente in tempo di procella, segni non equivoci d’una Elettricità affatto simile a quella, che si produce colle nostre macchine Elettriche. Il fluido Elettrico, condensato e diretto dall’Arte, s’è veduto produrre in piccolo gli istessissimi effetti del Fulmine; muoversi colla medesima velocità, affettare le materie metalliche, e fonderle; dare agli animali lo stesso genere di morte del Fulmine; tramandare la stessa luce, e lo stesso odore, con uno scoppio ed un rumore, che non differisce da quello, che in grandezza. Finalmente avendo osservato attentamente le travìe di questa terribile meteora, hanno trovato, che aveva seguito precisamente il medesimo sentiero, e cagionato le medesime stragi, che avrebbe prodotte l’Elettricità artificiale, se dando a questa l’istessa direzione si avesse potuto anche darle la medesima forza.

4. Hanno dunque conchiuso, che potevansi applicare al Fulmine tutte le osservazioni fatte sul Fluido Elettrico. Ora hanno scoperto, che i corpi metallici terminati in punta avevano la proprietà di attraere, e di dissipare la materia Elettrica; in modo che se un uomo, che comunica colla Terra, avvicina ad un corpo Elettrizzato al maggior grado la punta d’un ago, anche in distanza notabile, tutta l’Elettricità di quel corpo provocata dall’ago passa nell’uomo, dall’uomo alla Terra, e così si disperde, comunicandosi a tutta la massa del Globo. Parimenti se l’ago sia infisso nel corpo Elettrizzato colla sua punta in fuori, tutta l’Elettricità ne esce, e si dissipa per questa punta. Tale estrazione, e tale dissipazione dell’Elettricità si fanno con tanta prestezza, che si rende impossibile di cavare da un corpo Elettrizzato una sensibile scintilla colla punta d’un ago; perchè, per quanto presto sia l’avvicinamento di questa punta, ella ha sempre tempo d’assorbire prima tutta Elettricità di questo corpo; in modo che, invece d’una forte scintilla, che avrebbe provocata un corpo rotondato, voi non vedete, che un piccolo pennello alla punta dell’ago.

5. I Fisici pertanto hanno giudicato, che non essendo il Fulmine altro che lo scoppio dell’Elettricità concentrata in una Nuvola sopra qualche corpo non Elettrizzato, o caricato d’un’Elettricità contraria, si potrebbe impedire il Fulmine, quando si potesse disperdere quella Elettricità. Per questo hanno immaginato di cercare degli aghi, o punte di metallo il più alto, e presso le Nuvole, che fosse mai possibile, e di aprire per via di fili metallici una certa comunicazione tra queste punte, e la Terra; affinchè l’Elettricità


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