Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) III.djvu/150

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553-573 LE TRACHINIE 147

scotendo la clava e due cúspidi
e l’arco flessibile,
giunse Ercole; e in mezzo proruppero,
cupidi entrambi del talamo.
E sola fra loro, a giudizio
sedea l’alma Cípride.

Epodo
E surse di mani alto strepito,
di frecce, di corna di tauro,
insieme confuse;
e furono avvinghi reciproci,
e cozzi di fronti funerei,
fra duplici gemiti.
E intanto, la morbida vergine,
lo sposo attendeva, d’un poggio
sul vertice aereo.
lo parlo si come io medesima
veduta l’avessi: la misera
fanciulla, che fu del conflitto
la causa, attendeva; e poi, súbito
lontan da sua madre movea, come tenera
giovenca, a solingo tragitto.