Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/412

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comparsa bruscamente una donna dalla volontà ferrea, così

assoluta che Daghuenet tremava vicino a lei. Ormai, l’accompagnava alla messa, convertito, furente contro lo suocero che li rovinava con una creatura. Solo, il signor Venot, rimaneva affettuoso pel conte, spiando la sua ora; anzi, era giunto ad introdursi presso Nana, frequentava le due case, ove si incontrava dietro gli usci il suo costante sorriso. E Muffat,

miserrimo in casa propria, scacciato dall’usgia e dall’ dita, preferiva ancora vivere in viale Viilièrs, in mezzo alle ingiurie.

Ben presto, un solo vincolo rimase fra Nana ed il conte: il denaro. Un giorne, dopo averle promesso formalmente dieci mila franchi, aveva osato presentarsi a mani vuote, all’ ora stabilita. Da due giorni, ella lo bruciava di carezze. Un tale mancar di parola, tante gentilezze perdute.. la gettarono in una rabbia di villanie; ne era tutta pallida.

— Eh? non hai i quattrini... Allora, il mio piccolo muso, ritorna da dove vieni, e al più presto! Ecco un bel mobile; e voleva abbracciarmi per di più... Più denaro, più niente, hai capito!

Egli dava spiegazioni; avrebbe la somma dopodomani, Ma “lei lo interruppe con violenza.

— E le mie scadenze? mi si furà il sequestro, a me, intanto che il signore verrà qui a credito... Ah! senti, guardati un po’! T’immagini forse ch’io t’ami per la tua bellezza? Quando si ha un becco come il tuo, si pagan le donne che consentono a tollerarvi... Per Dio! se non mi porti i dieci mila franchi questa sera, tu non avrai nemmeno il polpas.trello del mio dito mignolo da succhiare.., In parola! ti rimando da tua moglie!

Alla sera, egli portò i diecimila franchi. Nana sporse le labbra, ei vi colse un lungo bacio, che lo consolò di tutta l’angoscia di quel giorno. Ciò che annoiava la giovane, era di averlo sempre appiccicato alle gonne. Se ne lagnò col signor Venot, supplicandolo di ricondurre il suo piccolo muso dalla contessa; non serviva dunque a mulla la loro riconciliazione? e rimpiangeva di essersene immischiata, poichè egli le ricadeva, egualmente sul dorso. I giorni in cui pel dispetto dimenticava i suoi interessi, giurava di fargli una tal sconcezza, ch’ei non potrebbe più rimettere i piedi da lei. Mas