Teoria degli errori e fondamenti di statistica/5.4

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5.4 La varianza delle combinazioni lineari

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5.4 La varianza delle combinazioni lineari

Dimostriamo ora un altro teorema generale che riguarda la varianza di una combinazione lineare di più variabili casuali, che supporremo però [p. 52 modifica]statisticamente indipendenti. Usando gli stessi simboli già introdotti nel paragrafo 5.3, e dette ed due variabili casuali che godano di tale proprietà, sappiamo dall’equazione (3.4) che la probabilità che contemporaneamente risulti sia che è data dal prodotto delle probabilità rispettive e .

Per semplificare i calcoli, dimostriamo questo teorema dapprima nel caso particolare di due popolazioni e che abbiano speranza matematica nulla; estenderemo poi il risultato a due variabili (sempre statisticamente indipendenti) aventi speranza matematica qualunque. Ciò premesso, la combinazione lineare

ha anch’essa speranza matematica zero: infatti applicando l’equazione (5.2) risulta

e si può allora ricavare (indicando con i simboli , e le varianze di , e rispettivamente):

ed infine

(5.4)

Allo scopo di estendere la validità dell’equazione (5.4) appena dimostrata a due variabili casuali e aventi speranza matematica anche differente da zero, dimostriamo ora il seguente

Teorema: due variabili casuali che differiscano per un fattore costante hanno la stessa varianza. [p. 53 modifica]

Infatti, se le due variabili casuali e soddisfano questa ipotesi, allora deve risultare:

.

Ora, date due variabili casuali e qualsiasi, ed una loro generica combinazione lineare , basta definire altre due variabili casuali ausiliarie

ed

(che ovviamente soddisfano l’ipotesi di avere speranza matematica zero): pertanto la loro combinazione lineare , che differisce anch’essa da per un fattore costante e pari ad , avrà varianza che, in conseguenza della (5.4), sarà data dalla

.

Ma per quanto detto, e hanno la stessa varianza; così ed , e e . Ne consegue come per qualsiasi coppia di variabili casuali (purché però statisticamente indipendenti) vale la relazione (5.4), che possiamo enunciare nel modo seguente:

Una combinazione lineare, a coefficienti costanti, di due variabili casuali statisticamente indipendenti ha varianza uguale alla combinazione lineare delle rispettive varianze, con coefficienti pari ai quadrati dei coefficienti rispettivi1.

È ovvio poi estendere (per induzione completa) questo risultato alla combinazione lineare di un numero finito qualsivoglia di variabili casuali, che siano però sempre tra loro tutte statisticamente indipendenti: se


[p. 54 modifica]allora

. (5.5)

Note

  1. O, come si usa dire in sintesi, gli errori si combinano quadraticamente. Una formula più generale, che si può applicare a coppie di variabili casuali qualunque, verrà dimostrata nell’appendice C.