Teoria degli errori e fondamenti di statistica/8.5.2

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8.5.2 Applicazione: ancora il rapporto di asimmetria

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8.5.2 Applicazione: ancora il rapporto di asimmetria
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8.5.2 Applicazione: ancora il rapporto di asimmetria

Nel paragrafo 8.4.2 abbiamo supposto che il numero N di osservazioni effettuate sia noto a priori e costante: però questo non è in generale corretto; e, nella realtà, il numero di volte in cui un certo fenomeno fisico si presenterà è di norma esso stesso una variabile casuale. Continuiamo la nostra analisi [p. 123 modifica]supponendo che si tratti di un fenomeno nel quale N segua la distribuzione di Poisson con valore medio .

Continuando ad usare gli stessi simboli del paragrafo 8.4.2, la probabilità congiunta di osservare N eventi dei quali F in avanti è in realtà

;

o anche, cambiando coppia di variabili casuali passando da a :

.

che è il prodotto di due funzioni di frequenza di Poisson.

In definitiva abbiamo scoperto che la composizione di un processo di Poisson e di un processo di Bernoulli equivale al prodotto di due Poissoniane: il numero N di eventi osservato segue la statistica di Poisson; la scelta dello stato finale F o B quella binomiale; ma tutto avviene come se i decadimenti dei due tipi, in avanti ed all’indietro, si verificassero separatamente ed indipendentemente secondo la statistica di Poisson.

Accettato questo fatto appena dimostrato (ancorché inaspettato), e pensando sia ad F che a B come variabili casuali statisticamente indipendenti tra loro e che seguono singolarmente la statistica di Poisson, per il rapporto di asimmetria asintoticamente (ovvero per grandi N) si ricava:

e, per il rapporto di asimmetria R:

;
[p. 124 modifica]visto che la speranza matematica degli ultimi due termini è nulla,
;
,

e le cose, di fatto, non cambiano (almeno nel limite dei grandi N) rispetto alla precedente analisi del paragrafo 8.4.2.