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206 | alfredo panzini |
Chio, di vino della lor landa incantata, spumoso come sangue.
Ma no! noi non abbiamo itinerarii, noi non abbiamo termine e mèta: noi andiamo dove ventura ci porta.
Addio, dunque, addio, pretore Memmio, statti bene, amor mio: Catullo se ne va. E voi, compagni cari, ci rivedremo quando ci rivedremo.
Strade molte, strade varie! Al paese suo natio onde un giorno uom si partì, un bel di si rivedrà.