Vai al contenuto

Pagina:Panzini - Il bacio di Lesbia.djvu/208

Da Wikisource.
Versione del 5 set 2017 alle 15:37 di Divudi85 (discussione | contributi) (eis level3)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
206 alfredo panzini


Chio, di vino della lor landa incantata, spumoso come sangue.

Ma no! noi non abbiamo itinerarii, noi non abbiamo termine e mèta: noi andiamo dove ventura ci porta.

Addio, dunque, addio, pretore Memmio, statti bene, amor mio: Catullo se ne va. E voi, compagni cari, ci rivedremo quando ci rivedremo.

Strade molte, strade varie! Al paese suo natio onde un giorno uom si partì, un bel di si rivedrà.