Vai al contenuto

Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)/IX

Da Wikisource.
Versione del 14 nov 2021 alle 14:50 di BrolloBot (discussione | contributi) (Pywikibot 6.6.1)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

IX ../VIII ../X IncludiIntestazione 14 novembre 2021 75% sonetti

VIII X
[p. 113 modifica]

IX

     Omo non fu ch’amasse lealmente
in esto mondo mai senza dolore;
né che ci dimorasse con dolzore
4un’ora, che non fosse un dí dolente:
ché par ch’Amore vigiti sovente
di cotal guisa il suo fin amadore,
e che ciascuna donna, ch’ave amore,
8cagioni il suo amante ispessamente.

     Perch’io non maraviglio, donna mia,
se vi piace di porre a me cagione,
11ché amo tanto vostra segnoria.
Né giá non partirò ch’i’ non vi sia
leale e ubidiente onne stagione,
14merzé cherendo a vostra cortesia.