Vai al contenuto

Trattato d'Amore (Cavalcanti, 1941)/XLI

Da Wikisource.
Versione del 14 nov 2021 alle 14:52 di BrolloBot (discussione | contributi) (Pywikibot 6.6.1)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

XLI ../XL ../XLII IncludiIntestazione 14 novembre 2021 75% sonetti

XL XLII
[p. 129 modifica]

XLI

     I’ ragionai l’altrier con uno antico,
lo qual mi disse: «Amico frate, guarti,
né Amor non seguir né le sue arti,
4ché lui seguendo rimarrai mendico;
e ’ntendi» disse quel «di ch’io ti dico?
del cuore e de l’aver; se non ti parti
del loco ove se’ miso, e vuogli starti
8cosí soletto servo al tuo nemico».

     Sicch’io, udendo lui ciò dire, intesi;
ma non vi posi lo coraggio guari,
11com’om che ha la testa assai leggiere.
Ma tutto il senno, m’abbia ben mestiere,
nol voglio, né acquisto di danari,
14tanto com’amo e vo’ l’amor ch’i’ presi.