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o. 240 IL CORANO, 44. Non sarà leso della menzogna, da qualunque lai,, si attacchi- è un, rivelazione del Savio, del Glorioso. ’ 111,1 43 Non vi è cosa che non sia stata detta agl'inviati tuoi predecessori- m, Dio. che perdona, mflige anche de supplizi terribili. , ma 41. Se avessimo fatto di questo Corano un libro scritto m lingua «tinnì»-, avrebbero detto: Almeno i versetti di questo libro fossero chiari e i Si Lingua straniera e popolo arabo (I)? Rispondi loro : È una direzione ed un ri medio per■quei che credono; gl'infedeli son sordi e non vedono : SomMimn a coloro che si chiamano da lontano. ° 45. Avevamo già dato il Libro a Mosè: Si affacciarono delle dispute su ci,\ Se la parola (di dilazione) non fosse, stata anteriormente pronunziata la lom vertenza sarebbe stata già decisa, poiché erano in dubbio. 40 Chi fa 11 bene, lo fa a suo profltto; chi fa il male, lo fa a suo danno, e Ilio non e il tiranno degli uomini. ,c“u 47. La scienza dell'ora appartiene a lui solo; alcun Ihitto non sorte dal suo nocciolo, alcuna femmina non è gravida, e non partorisce, chei non lo saonia 11 giorno m cui l)io lor grideri : l)ove sono i miei compagni, iiue'Dii clic mi associavate? essi risponderanno : Non abbiamo inteso niente di ciò fra noi 48. Le divinità che invocavano prima saranno sparite da'loro occhi ; riconosceranno che non vi sarà più refugio per essi. 49. L’uomo non si stanca di domandare a Dio il bene; ma se lo colpisce una disgrazia, si dispera tosto, e dubito. 50. Se, dopo l'avversità, lor facciamo provare gli effetti della nostra misericordia, dice : Questo ini si doveva; io non credo che l'ora arriverà mai; o so 1f°,n‘P™(?:i l'io, egli mi riserva una bella ricompensa. Faremo conoscere agl'in- ieaeli le loro azioni, e farem biro subire un gastigo doloroso. 51. Quando abbiam accordato un favore aìruomo, egli s'allontana, ci sfn<> — ge; quando è colpito da una disgrazia, ci dirige umili preci. 52. Di'loro : Clio ve ne pare? Se il Corano viene da Dio, e voi non credete in lui, dite : Evvi foi-se un uomo più smarrito di colui che si separa da Dio? 53. Faremo splendere i nostri miracoli sulle differenti contrade della terra e su loro stessi, fino a che sia lor dimostrato che il Corano è una verità. Non ti basta forse l'asserzione del tuo Signore? 54. Non dubitano forse deU’apparizione dinanzi a Dio? E Dio non abbraccia egli ogni cosa? CAPITOLO XLII. LA DELIBBBAZIONE (2) Dnlo alla Mecca.— (53 Versetti. In nome di Dio clemente e misericordioso. I. II. M.A'. S. K. È cosi che Dio, il Possente, il Savio, ti rivelale sue opere siccome le rivelava agli apostoli che ti han preceduto. (1) Il testo porla : E che! barbaro, ed Arabo? Il senso è : Direbbero allora : Come mandare uu lihro in lingua straniera ad un popolo arabo? (2) Il titolo di questo capitolo gli viene dalla raccomandazione falla ai credenli di consullarsi sui loro alluri. Gli si danno anche per titolo le lettere collocate in testa del pruno versetto.