Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750/156

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Anno 156

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Anno di Cristo CLVI. Indizione IX.
ANICETO papa 7.
ANTONINO PIO imperad. 19.
Consoli

MARCO CEJONIO SILVANO e CAJO SERIO AUGURINO.

Non passano senza disputa i prenomi di questi consoli, come si può vedere negl’Illustratori de’ fasti; ma un’iscrizione del Grutero1173, e quanto ha osservato il cardinal Noris1174, ci dà assai fondamento per fermarci ne’ nomi proposti, e non già in una iscrizione del Gudio, dove compariscono consoli Giulio Silvano e Marco Vibulio Augurino. Torno a dire, che a fontane torbide ha bevuto il Gudio, nè si può far capitale de’ suoi marmi, se non quando si veggono presi da buona parte. Monsignor Bianchini1175 in vece di Serio Augurino mette Sestio Augurino, ma senza produrne il perchè. Il padre Pagi1176, che sempre ha nella manica i decennali, quindecennali, etc., degl’imperadori, pretese che in quest’anno Antonino Pio celebrasse i vicennali del suo imperio proconsolare. Il padre Stampa1177 ha dimostrato che egli prende abbaglio in citare per prova di tal pretensione una medaglia, dove è notata la tribunizia podestà XXI di Antonino Pio, la quale cominciava solamente nel febbraio dell’anno seguente.



Anno di Cristo CLV. Indizione VIII.
ANICETO papa 6.
ANTONINO PIO imperad. 18.
Consoli

CAJO GIULIO SEVERO e MARCO GIUNIO RUFINO SABINIANO.

Ho io aggiunto il nome di Giunio al secondo console, fondato sopra un’iscrizione pubblicata dal Doni, e posta ancora nella mia raccolta1169. Molti furono ancora in questi tempi consoli straordinari, o vogliam dire i sostituti agli ordinari; ma quai fossero, e in qual anno maneggiassero i fasci consolari, ci mancano memorie da poterlo chiarire. Pare bensì che si raccolga da un’iscrizione, recata dal Panvinio1170 e dal Grutero1171, che nel dì 5 novembre del presente anno fossero consoli sostituiti Anzio Pollione ed Opimiano. Ma con questo marmo parrebbe che facesse guerra un altro pubblicato dal medesimo Panvinio, in cui nel dì 5 di dicembre si veggono tuttavia consoli Severo e Sabiniano, se non sapessimo che gli atti pubblici erano per lo più segnati col nome de’ consoli ordinari, senza far caso de’ sostituiti. Una medaglia1172 appartenente a quest’anno ci fa veder la Bretagna in abito di donna mesta, sedente presso una rupe con delle spoglie lì presso potrebbe ciò porgere indizio, che qualche torbido fosse stato nella Bretagna, con vantaggio dell’armi romane.