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Aridosia/Atto quinto/Scena seconda

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Atto quinto
Scena seconda

../Scena prima ../Scena terza IncludiIntestazione 28 aprile 2008 75% Teatro

Atto quinto - Scena prima Atto quinto - Scena terza

Aridosio, Ruffo e messer Alfonso

Aridosio
Chi è là?
Ruffo
Amici.
Aridosio
Chi viene a disturbare i miei lamenti?
Ruffo
Aridosio, buone nuove.
Aridosio
Chi è trovata?
Ruffo
Trovata è, i segni tutti si riscontrano.
Aridosio
Oh ringraziato sia Iddio, io ho paura di non mi venir meno per l’allegrezza.
Ruffo
Vedete voi, che sarà ciò che voi vorrete.
Aridosio
Pensai tu se mi è grato, e chi l’avea?
Ruffo
Oh non sapete, ch’io l’avev’io?
Aridosio
Non io, ma che facevi tu delle cose mie?
Ruffo
Innanzi ch’io la dessi a Tiberio era mia, e non vostra.
Aridosio
Gli hai dati a Tiberio? O tu te li fa rendere, e dammeli, o tu li pagherai.
Ruffo
Come me la posso far rendere, se io glie l’ho liberamente venduta?
Aridosio
Io non so tante cose; io non istò forte a vostre ciance; tu hai trovato due mila ducati che son miei, e haimeli a dare, se non per amor, per forza.
Ruffo
Io non so quel che vi diciate.
Aridosio
Sì, sì? Lo so ben io: uomo da bene, siate testimonio, come costui m’ha a dar due mila ducati.
Alfonso
Io non posso esser testimonio di questo, se io non vedo e non odo altro.
Ruffo
Io ho paura che costui non sia impazzato.
Aridosio
Oh uomo sfacciato: ora mi dice che ha trovato due mila ducati, che sa che io ho perduti, e che son mia, e poi dice di averli dati a Tiberio, per non me li avere a rendere: ma non ti verrà fatto: Tiberio è manceppato, e non ho che far seco.
Ruffo
Deh Aridosio, noi siamo in equivoco; chè dei due mila ducati, che voi dite di aver perduti (che me ne sa male), questa è la prima parola ch’io ne so, e non dico di aver trovato vostri denari, ma che avevamo trovato il padre di Livia, che è quest’uomo da bene qui.
Alfonso
Così penso.
Aridosio
Che so io di Livia o non Livia? siate col malanno, che Dio vi dia a trambedue, che mi venite a romper la testa, e dire di buone nuove, se non avete trovati i miei denari.
Ruffo
Noi parlavamo, credendo che voi doveste aver caro d’intendere, che il vostro figliuolo si fosse impacciato con persone nobili e dabbene.
Aridosio
Or andate in malora tutti quanti e lasciatemi vivere.
Ruffo
O ascoltate, Aridosio, ascoltate: sì, egli ha serrato l’uscio.
Alfonso
Io ho paura, Ruffo, che tu non m’uccelli. Io dico che tu mi meni a veder la mia figliuola, e tu mi meni ad un pazzo.
Ruffo
Io non so che diavolo abbia oggi costui: anche poco fa mi disse di non so che spiriti: questo è il padre di Tiberio, di quello che ha la vostra figliuola.
Alfonso
Per Dio, ch’egli è una gentil persona. Ed essa è là dentro?
Ruffo
Essendovi il vecchio, non credo vi sia Tiberio; ma ecco di qua; oh forse ci saprà dir dove siano.