Bizzarrie/Impossibile! - Vedremo...

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Impossibile! — Vedremo...

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Impossibile! — Vedremo...
Lo Scampimetro Il Calzolaio della marchesa
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IMPOSSIBILE! ― VEDREMO...


Nessuno meglio di quelli che tirano in lungo la vita coll’andare all’accatto conosce il significato di certi monosillabi, fin anco di certi minimi movimenti della persona e della fisonomia. Ed è cosa ben naturale! Tutta la scienza degli infelici sta appunto in sapere a cui e in qual modo indirizzare la loro preghiera; se a voce alta o sommessa, allungando la mano o ritenendola al petto, se con una lagrima o con un sorriso. Tizio a chi gl’intuona un piagnisteo non fa mai elemosina, ha per ipocrite tutte le dimostrazioni degli accattoni; Sergio all’incontro se non fosse chi gli facesse suonare all’orecchio la parola carità, non si ricorderebbe mai del sacro dovere che hanno tutti gli uomini di essere caritatevoli. Sia detto a giustificazione di Sergio, egli è uomo distratto anche in tutto il resto: non esce mai di casa che non siasi dimenticato [p. 369 modifica]alcuna cosa, non si accorge di aver la testa scoperta se non quando ha già mezzo fatta la scala. Chi volesse tener dietro all’accattone, per vedere praticata una tale dottrina, dico in quei paesi ove la miseria non ha ricoveri assegnati, ne rimarrebbe maravigliato. Io non amo per verità l’indugiarmi lungo la strada, ma mi ricordo di avermi preso alcuna volta questo piacere. Tra le altre cose mi riuscì stupenda la scelta di alcune fisonomie a cui indirizzarsi per elemosina, e l’accorgermi che, in opposizione a quanto avrei creduto io, l’accattone coglieva presso che sempre nel segno. Passa un bel signore, di quelle ciere che diconsi aperte, con la bontà dell’anima compendiata sulle labbra mezzo aperte a sorridere, e dipinta negli occhi; chi non crederebbe che il soldo piovesse, anche senza preghiera alcuna, in tasca al mendico? È forse per questo che il mendico non parla e si rimane addossato al suo pilastro. Via, fuori la berretta, che il signore ha le mani alla borsa. II mendico non si muove; e il bel signore passa via pigliando tabacco. Leonardo è ceffo poco meno che da patibolo; guarda di traverso, cammina radendo i muri, e parlando manda fuori una voce che direbbesi il rodere di una lima: domandargli elemosina è mettersi a certo pericolo di udirsi dire villania. Il mendico si accosta a Leonardo: signore, mio signore, ho freddo. Leonardo si scontorce tutto, getta un’occhiata con cui sembra abbia a divorare chi gli ha [p. 370 modifica]parlato, ma intanto la moneta fa passaggio dalla tasca del burbero alla mano dell’accattone.

Ciò che dai pitocchi s’impara sedendo sui canti delle vie, o trascinandosi sull'orme de’ loro fratelli a tentarne la compassione, dovrebbesi studiare da tutti gli uomini. Di osservazioni ed avvertimenti in questo proposito si potrebbe, non che un articolo di giornale, ma farne un libro. Limitiamoci ad una sola, che potrà tener luogo di regola generale, e sia quella accennata qui sopra. Impossibile! è risposta desolante, concisa, anzi secca, che taglia ogni speranza. E si dice da molti, e in molti casi. — Vorrei che mi faceste, signor mio caro, tale o tal altro piacere. — Impossibile! — Che resta a soggiugnere? Ed io mi farei da lato del richiedente, e gli susurrerei all’orecchio: Via, non c’è tanto male. Dia tempo al tempo, se c’è tempo: domani, o da qui a una settimana, quell’impossibile può diventare possibilissimo. Si potrebbe scrivere una lunga lista di mariti, i quali era impossibile che prendessero moglie; di titolati i quali sarebbe stato impossibile che si piegassero a ricevere una distinzione. Quanti scrittori venali, ai quali era impossibile il far accettare un regalo! Quante cause, ch’era impossibile il perdere, e sonosi perdute! Quanti malati, ch’era impossibile che guarissero, e vanno per via che il vederli è una consolazione! Quanti affari, ch’era impossibile di acconciare, e furono acconciati! Io non credo tanto ridicola quella maniera di esprimersi del[p. 371 modifica]la nostra plebe: farò l’impossibile. Sì, signori, in molti casi si fa l’impossibile; vi hanno genti che sanno far l’impossibile.

All incontro v’è un’altra parola, non così secca e mortale come l’impossibile, ma di significazione assai più funesta. Vedremo... in questa risposta c’è apparentemente alcun che di morbido, di accostevole. La speranza de’ malaccorti si ringalluzza a questa parola. Oh in vero malaccorti! Vedremo vale presso che sempre quanto: non sperate di veder mai nulla. — Signor mio, mi farebbe ella la tal grazia? — Vedremo... — Amico mio, tieni l’affare per disperato; il vedremo d’oggi è l’andatevene pei fatti vostri di domani. Quante pratiche che si tentarono dietro l’allettamento di un vedremo e lasciarono chi le maneggiava all’oscuro! Si fa o non si fa questo maritaggio? Guai se c’entra il vedremo! — Come andrà a riuscire questa faccendla? — Vedremo... ― Meglio che avesse detto impossibile! Vidi elevarsi a smisurata altezza edifizii fondati sull’impossibile, e coll’amo del vedremo all’incontro rimaner presi e inghiottiti i pesci più furbi. Non bisogna diffidar punto di giugnere a capo di ottener l’impossibile, e poco meno che disperare di veder mai ciò di cui ci vien detto vedremo. Chi conosce tutti i confini del possibile? Con quanto poco fondamento dice l’uomo impossibile! E per l’opposto che veduta è la sua? Quanto va lunge? La misura di una spanna non è forse il più delle volte soverchia? [p. 372 modifica]

Chi dice impossibile è inflessibile, c’è dunque argomento di credere che rimanga spezzato: chi dice vedremo ritorna sempre quello di prima, appunto perchè seconda alla percossa e si flette. A chi ha detto impossibile! ogni menomo che può farsi incentivo di mutar proposito; per chi ha sempre in cuore il vedremo ogni più forte ragione lascia luogo a pensare una ragione opposta; e fin tanto che Roma delibera, Sagunto va a terra. Impossibile mostra un animo deliberato, vedremo un animo irresoluto. Il dire impossibile è assai spesso imprudenza, e il dire vedremo accortezza; ma quante volte quella che poteva sembrare imprudenza non sottrasse al pericolo, e quella che doveva credersi accortezza non rimase in secco? Non vagheggio l’impossibile, finchè e in quanto mi basta la ragione; ma davvero che nè anco mi contento di starmene a collo alto, confortandomi col vedremo.