Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/LV
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LV. Fuggano i sospir mei, fuggasi il pianto
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LV.
Fuggano i sospir mei, fuggasi il pianto,
Fugga l’angoscia e fuggasi el disio
Che avuto ò di morir; vada in oblio
Ciò che contra ad Amor già pensai tanto;
Torni la festa, torni el riso e ’l canto,5
Torni gli honor devuti al signor mio,
Li meriti del qual àn facto ch’io
Aggia la gratia bramata cotanto.
Lo sdegno1, el qual a torto me negava
El vago sguardo degli occhi lucenti,10
Coi qual Amor mi prese, è tolto via;
E quel saluto, ch’io più desiava,
Con humil voce e con acti piacenti
Pur testé mi rendé la donna mia.
Note
- ↑ Quello, per certo, di cui si parla in alcuni dei sonetti precedenti (cfr. p. 81, n. 2).