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Canti di Castelvecchio/Il ritorno a San Mauro/Mia madre

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"Mia madre"

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MIA MADRE



Zitti, coi cuori colmi,
ci allontanammo un poco.
Tra il nereggiar degli olmi
brillava il cielo in fuoco.

...Come fa presto sera
o dolce madre, qui!

Vidi una massa buia
di là del biancospino:
vi ravvisai la thuia,
l’ippocastano, il pino...

...Or or la mattiniera
voce mandò il luì;

Tra i pigolìi dei nidi,
io vi sentii la voce
mia di fanciullo... E vidi,
nel crocevia, la croce.

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...sonava a messa, ed era
l’alba del nostro dì:

E vidi la Madonna
dell’Acqua, erma e tranquilla,
con un fruscìo di gonna,
dentro, e l’odor di lilla.

... pregavo... E la preghiera
di mente già m’uscì!

Sospirò ella, piena
di non so che sgomento.
Io me le volsi: appena
vidi il tremor del mento.

.... Come non è che sera,
madre, d’un solo dì?

Me la miravo accanto
esile sì, ma bella;
pallida sì, ma tanto
giovane! una sorella!

bionda così com’era
quando da noi partì.