Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio/Libro primo/Capitolo VII

Da Wikisource.
Capitolo VII

../Capitolo VI ../Capitolo VIII IncludiIntestazione 8 marzo 2024 100% Da definire

Libro primo - Capitolo VI Libro primo - Capitolo VIII
[p. 15 modifica]

CAPITOLO VII

[Quanto siano in una republica necessarie le accuse a mantenerla in libertade]

È verissimo che è molto utile, anzi quasi necessario, che in una cittá siano modi facili di opprimere, per via delle legge e de’ giudíci, e’ cattivi cittadini, ed in spezie quelli che machinassino contro allo stato; ma bisogna anche avvertire che siano ordinati in modo che gli innocenti non siano facilmente vessati o puniti. Perché, oltre a essere ingiusto è anche pernizioso alla cittá, perché andando questo pericolo sopra gli uomini nobili e di piú qualitá, vivendo loro con questo continuo sospetto, diventano di necessitá malcontenti, e la mala contentezza de’ piú potenti diventa in molti modi pericolosa alla republica; e se bene lo essere condannato uno cittadino a torto è in sé di poca importanzia, diventa importante per el terrore che dá agli altri; ed anche può essere lui di qualitá che faccia danno alla cittá, come si vedde di Alcibiade e fu per vedersi di Temistocle cacciato ingiustamente da Atene; e lo sentí Roma in Coriolano.

È adunche necessario misurare bene questa parte, e secondo la opinione mia, troppo pericoloso fare che delle accusazione sia giudice el popolo, el quale non intende né esamina le cose bene, ed [è] facile muoversi a’ romori e calunnie false. Non sta anche bene in pochi cittadini questa autoritá, perché, se sono eletti di numero stretto, diventano troppo potenti, se di largo, procedono troppo respettivi; ed in fatto e’ giudici vogliono essere assai, cioè piú di cinquanta. E certo el modello della quarantia di Firenze non era male considerato, se si fussino moderate molte cose che erano male disposte. E che non sia bene fare giudice el popolo delle accusazione, oltre alle ragione dette di sopra, s’ha a considerare che spesso e’ cittadini che vogliono farsi grandi camminando per via del popolo, cioè proponendo cose che piaciono alla moltitudine; [p. 16 modifica] la quale considerando la superficie ed e’ titoli, non el fine a che si tenda, è prima condotta alla servitú che si accorga dove sia menata; in modo che è impossibile opprimere questi tali per via del popolo: in esemplo ci sono e’ Gracchi, e’ quali, autori di legge sediziose, e tendendo a cammino di tôrre la autoritá al senato, non potettono essere oppressi se non contro alla voluntá del popolo; el simile Manlio Capitolino, contro al quale bisognò creare el dittatore, perché insino non si scoperse la pratica di farsi re, el popolo lo seguitò.

Bisogna adunche che la republica sia ordinata in modo, o che le accusazione abbino diversi giudici secondo che sono diversi gli ordini e gli omori della cittá, o che gli uomini preposti a’ giudíci siano mescolati in modo che sia uno temperamento da appropriarsi a ogni spezie di mali, avvertendo che col non lo ristrignere in poco numero, siano uomini piú scelti che si possa, e che si accostino piú alla mediocritá che a alcuno degli estremi.