Corano/Capitolo XXXV

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Capitolo XXXV

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XXXV
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CAPITOLO XXXV.

gli angeli1.

Dato alla Mecca. — 48 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  Gloria a Dio, creatore de’ cieli e della terra, colui che impiega per mes[p. 220 modifica] saggi gli angeli con due, tre e quattro (paja di) ali2. Egli accresce la creazione quanto gli piace; è onnipotente.

2.  Quel che Dio apre agli uomini (dei tesori) della sua misericordia, nessuno potrebbe ritenerlo, e quel che Dio ritiene, nessuno potrebbe mandarlo dietro lui. Egli è il Possente, il Savio.

3.  O uomini! ricordatevi dei benefici di cui Dio vi ha ricolmi; vi è forse altro creatore fuori di Dio che vi nudrisca dei doni del cielo e della terra? Non v’è altro Dio che lui; perchè dunque vi dipartite da lui?

4.  Se ti trattano d’impostore (o Maometto), gli apostoli che t’han preceduto sono stati trattati egualmente, ma ogni cosa tornerà a Dio.

5.  O uomini! le promesse di Dio sono vere; la vita di questo mondo non vi abbagli; la vanità non vi acciechi sul conto di Dio.

6.  Satana è il vostro nemico, riguardatelo come tale. Ei chiama i suoi alleati al fuoco dell’inferno.

7.  Quei che non credono avranno un supplizio terribile.

8.  Quei che credono e che praticano le buone opere, otterrano il perdono, ed una ricompensa magnifica.

9.  Colui al quale sono state presentate delle cattive azioni sott’un bell’aspetto e che le crede belle (sarà come quello che fa all’opposto)? Dio smarrisce chi vuole, e dirige chi vuole. La tua anima, o Maometto, non si affligga sulla loro sorte. Dio conosce le loro azioni.

10.  Dio manda i venti che fanno camminare le nubi. Noi le spingiamo verso una parte morta (dalla siccità); renderemo la vita alla terra morta. Così seguirá la resurrezione.

11.  Se alcuno desidera la grandezza, essa appartiene intieramente a Dio; ad esso giunge ogni buon’azione, ogni buona parola, ed egli li inalza. Quei che tramano cattivi progetti avranno un gastigo terribile. Le loro macchinazioni saranno annientate.

12.  Dio vi ha creati prima dalla polvere, poi dal seme; quindi vi ha divisi in due sessi: la femmina non porta e non mette al mondo cosa che non conosca. Nulla è accresciuto all’età di un essere che vive lungamente, e nulla è diminuito che non sia registrato nel Libro. Ciò è facile a Dio.

13.  I due mari non si rassomigliano; uno è d’acqua fresca e dolce, e facile a bersi; l’altro è d’acqua amara, e salsa. Vi nudrite della carne fresca dell’uno, e dell’altro3, e ne ricavate gli ornamenti che portate4. Vedete le navi solcare le onde per ottenere ricchezze dal favore di Dio. Forse lo ringrazierete?

44.  Egli fa entrare il giorno nella notte, e la notte nel giorno. Vi ha assoggettato il sole e la luna; ciascheduno di questi astri siegue il suo corso fino al limite fissato. Tale è il vostro Signore; il potere non appartiene che a lui. Quei che invocate fuori di lui non possono disporre neppure della pellicola che ricuopre il nocciolo del dattero.

15.  Se li chiamate, non sentiranno; se sentiranno le vostre grida, non potranno esaudirvi. Il giorno della resurrezione disapproveranno la vostr’alleanza. e chi può istruirti, se non quegli che è istrutto?

16.  O uomini! voi siete de’ miserabili che avete bisogno di Dio, e Dio è ricco e pieno di gloria.

17.  Se volesse, può farvi sparire, e creare di nuovo.

18.  Ciò non è difficile a Dio. [p. 221 modifica]

19.  Niun’anima caricata del suo proprio peso porterà quello d’un’altra, e se troppo caricata, domanda ad essere alleggerita d’una porzione, essa non lo sarà, e neppure dal suo prossimo. Avvertirai coloro che temono Dio nel fondo (del lor cuore) e che fanno la preghiera. Chi sarà puro, lo sarà per suo proprio bene, poichè un giorno tutto tornerà a Dio.

20.  Il cieco, e quello che vede non sono la stessa cosa, come le tenebre e la luce, il fresco ed il caldo.

21.  I vivi ed i morti non sono la stessa cosa; Dio si farà sentire da chi vorrà; e tu non puoi farti sentire nei sepolcri. Tu non devi che predicare.

22.  T’abbiamo mandato con una missione vera, incaricato d’annunziare, e d’avvertire. Non v’è una sola nazione in cui non vi sia stato un apostolo.

23.  Se ti trattano d’impostore, i loro antenati hanno anche trattato d’impostori gli apostoli che si presentarono con segni evidenti, colle Scritture, e col Libro che illumina5.

24.  Ho punito coloro che non hanno creduto; e qual gastigo terribile!

25.  Non vedi che Dio fa discendere l’acqua dal cielo? Con quest’acqua abbiamo ricavato (dalla terra) frutta di tante qualità. Nelle montagne vi sono dei sentieri bianchi e rossi, di diversi colori; vi sono dei corvi negri, e, fra gli uomini, i rettili, e gli animali, ve ne sono di differenti colori6. Così i più sapienti servi di Dio lo temono. È potente, e indulgente.

26.  Quei che recitano il Libro di Dio, che osservano la preghiera, e che fanno l’elemosina dei beni che lor diamo in segreto ed in pubblico, devono contare sopra un fondo che non perirà giammai.

27.  Dio pagherà la loro mercede, e vi aggiungerà ancora la sua grazia; poich’è indulgente, e riconoscente.

28.  Ciò che l’abbiamo fin qui rivelato sul Libro (il Corano) è la verità stessa: egli conferma ciò ch’era stato dato prima della sua rivelazione. Dio è istrutto di ciò che fanno i suoi servi, e vede tutto.

29.  Abbiamo quindi accordato il Libro come un’eredità a quei nostri servi ch’abbiamo eletti noi stessi. Taluno si perde da se stesso; taluno è perplesso (fra il bene, ed il male); taluno, col permesso di Dio, ha superato tutti colle buone opere. È un merito immenso.

30.  I giardini di Eden (saranno per i virtuosi); vi entreranno, e vi si adorneranno di smanigli d’oro, e di perle; le loro vesti saranno di seta.

31.  Diranno: Gloria a Dio, che ha allontanato da noi l’afflizione! Il nostro Signore è indulgente, e grato.

32.  Per un tratto di sua grazia, ci ha dato ospitalità nella casa eterna, dove non sentiremo più la stanchezza, nè il languore.

33.  A quei che non han creduto, il fuoco dell’inferno. Il decreto che li fa morire (e termina i loro tormenti) non sarà reso, nè il supplizio dell’inferno sarà mitigato. Così compenseremo chi non crede.

34.  Grideranno (dal fondo dell’inferno): Signore! facci sortire di quà; praticheremo la virtù diversamente che non l’avevamo fatto prima. — Non vi abbiamo noi accordata una vita abbastanza lunga, affinchè colui che doveva riflettere avesse il tempo di farlo? Vi fu mandato un apostolo.

35.  Subite dunque la vostra pena; non vi sono protettori per i malvagi.

36.  Dio conosce i segreti dei cieli e della terra, conosce ciò che i cuori tengon nascoso.

37.  Egli vi costituisce suoi incaricati sulla terra; chi non crede porterà il [p. 222 modifica] peso della sua incredulità; essa non farà che crescere l’odio di Dio contro gl’infedeli, non farà che mettere il colmo alla loro ruina.

38.  Di’ loro: Avete considerato queste divinità che invocavate a fianco di Dio? Fatemi vedere qual parte della terra hanno esse creata; hanno esse alcuna parte nella creazione dei cieli? Abbiam loro mandato un libro che serva loro di prova evidente? No, ma i malvagi si promettono a vicenda ciò che non è che vanità.

39.  Dio sorregge i cieli e la terra acciò non sprofondino; se sprofondassero chi altri che lui potrebbe sostenerli? Egli è umano, ed indulgente.

40.  Hanno giurato dinanzi a Dio, con un giuramento solenne, che se un apostolo venisse fra loro, essi si manterrebbero nella strada retta meglio di quello che alcun popolo della terra non l’avea fatto; ma quando venne l’apostolo, la sua venuta servi ad accrescere il loro allontanamento,

41.  Il loro orgoglio su questa terra, e le loro inique frodi; ma quest’inique frodi non invilupperanno che coloro che se ne servono. Si credono forse di trovare cambiato il costume (di Dio verso) i popoli passati? Tu non troverai cambiamento nei costumi di Dio.

42.  Non troverai deviazione nei costumi di Dio7.

43.  Non viaggiano forse in questo paese? non hanno essi veduto qual’è stata la sorte dei loro antenati, che pure eran più robusti di loro? Nulla, nè in cielo, nè in terra potrebbe diminuire la sua possanza. Egli è sapiente e possente.

44.  Se Dio avesse voluto punire gli uomini secondo le loro opere, non avrebbe lasciato a quest’ora alcun rettile sulla superficie della terra; ma vi dà tempo fino al termine stabilito.

45.  Quando il termine sarà arrivato.... certamente Dio vede i suoi servi.


Note

  1. Questo capitolo è ancora intitolato il Creatore. Le due parole che gli danno il titolo sono prese al primo versetto.
  2. L’angelo Gabriele, secondo i commentatori, apparve a Maometto la notte del suo viaggio notturno (ved. cap. 17) con seicento ali.
  3. Cioè, di pesci d’acqua dolce, e di mare.
  4. Come perle, coralli, etc. etc.
  5. Il libro che illumina è il Vangelo.
  6. Si può intendere sempre per differenti specie invece di colori.
  7. La parola sonnet, che traduciamo per costume, vuol dire strada frequentata e seguita costantemente, rotaja. Da ciò la parola sonnet s’applica alla raccolta degli usi seguiti, ed autorizzati dalla tradizione costante in materie di religione, o di dritto.