Dialoghi piacevoli in dialetto vernacolo triestino/Lettere familiari di monsignor Pietro Bonomo/Cenno biografo

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Lettere familiari di monsignor Pietro Bonomo - Cenno biografo

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Lettere familiari di monsignor Pietro Bonomo Lettere familiari di monsignor Pietro Bonomo - Lettera prima
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CENNO BIOGRAFO

DI MONSIGNORE

PIETRO BONOMO

VESCOVO DI TRIESTE.


Pietro Bonomo nobile patrizio triestino, nacque l’anno 1458. L’imperatore Federico III l’innalzò alla dignità non solo di Conte Palatino, ma di quella anche di Segretario, di Consigliere segreto, e Gran Cancelliere dell’ordine di Borgogna, ne’ quali officj servì parimenti gl’imperatori Massimiliano, Carlo V e Ferdinando I. Essendo vacante nello stesso tempo le sedi di Vienna, e di Trieste per la morte del vescovo Acazio di Sobriach, l’anno 1500. L’imperatore Massimiliano offrì subito a scelta li due vacanti vescovati al nostro Pietro Bonomo suo famigliare di corte. Desideroso di esimersi da travagli, fatiche, ed invidie, solite d’accompagnarsi sempre nelle corti, rinunziato il vescovato di Vienna, con somma allegrezza, e consolazione della nostra patria ritenne quello di Trieste, e nell’età di anni 32, venne consegrato, il quale con rara prudenza, e zelo governò per lo spazio di anni 46.

In tale occasione l’imperatore Massimiliano scris[p. 120 modifica]se una lettera al Capitolo della cattedrale ne’ seguenti termini.

(Di fuori)
Ai nobili, devoti a noi diletti N. Decano
e Capitolo della Cattedrale.


(Dentro)
Massimiliano col favore della Divina clemenza re de’ romani sempre Augusto. Onorevoli, divoti, diletti.

Sebbene noi avanti di ricevere le vostre lettere, per le singolari virtù e meriti coi quali l’onorevole a noi diletto figlio Pietro Bonomo nostro consigliere, e cancelliere della serenissima nostra consorte regina de’ romani, si rese a noi carissimo, e gradevolissimo, essendo vacante la nostra cattedrale della chiesa triestina, col nostro pio diritto che abbiamo in quella, avevamo presentato colle nostre al santissimo nostro signor Papa, e l’avevamo stabilito, ed eletto in futuro Vescovo; piacque nonostante a noi l’unanime consenso vostro, i quali vi conformate alla nostra volontà, e fu a noi tal cosa tanto più gradita, che a voi piacevole questa nostra futura elezione, come abbiamo conosciuto dalle vostre stesse lettere. Perchè l’animo nostro fu sempre di essere gradevole al vostro comodo, ed onore.

Dalla Città nostra di Trento li 15 ottobre 1501.

Per Comando proprio del Re Sig. [p. 121 modifica]

Di quest’insigne prelato ritrovasi nei frammenti Mss. di monsignor Andrea Rapiccio, pur vescovo di Trieste l’aggiunta memoria == Pietro Bonomo triestino, uomo d’ingegno liberale ed erudito. Questi restaurò per la maggior parte le rovine del vescovato. Edificò con gran dispendio magnifiche case ai nipoti. Gran tempo ebbe molte contese coi servolani circa la giurisdizione del castello di Mocolàno, e trasmise la detta controversia ai suoi successori. Ed avendo esercitato l’officio di gran Cancelliere di Ferdinando I., conseguì il titolo di principe, come appare nella sottoscrizione di certa sentenza criminale emanata in Vienna l’anno 1522, nel mese di luglio, la cui sottoscrizione così suona — Peter Pishoff von Triest gros Canzler Fierot von Simpte ec. = Morì monsignor Pietro Bonomo il dì 15 giugno dell’anno 1546 nell’età di anni 80. Sopra la di lui sepoltura vicino alla porta maggiore della cattedrale leggesi il seguente epitafio = Questo sepolcro cuopre le ossa del prelato Pietro Bonomo, il popolo grato al suo concittadino gli rende pietosi voti =.