Rime (Guittone d'Arezzo)/Dolente, tristo e pien di smarrimento

Da Wikisource.
Dolente, tristo e pien di smarrimento

../Non mi credea tanto aver fallato ../Mille salute v'mando, fior novello IncludiIntestazione 13 settembre 2008 75% poesie

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Dolente, tristo e pien di smarrimento
Non mi credea tanto aver fallato Mille salute v'mando, fior novello


[p. 198 modifica]

119

Amante disamato, è distrutto dalla pena.


     Dolente, tristo e pien di smarrimento
sono rimaso amante disamato.
Tuttor languisco, peno e sto in pavento,
piango e sospir di quel ch’ho disiato.
    5 Il meo gran bene asciso è in tormento:
or son molto salito, alto montato,
non trovo cosa che m’sia valimento,
se non com omo a morte iudicato.
     Ohi, lasso me, ch’io fuggo in ogni loco,
 10poter credendo mia vita campare,
e lá, ond’io vado, trovo la mia morte.
     La piacente m’ha messo in tale foco,
ch’ardo tutto e incendo del penare,
poi me non ama, ed eo l’amo sí forte.