Donne e Uomini della Resistenza/Dionigi Superti
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Dionigi Superti
Nato a Napoli nel 1899, deceduto a Madrid il 24 ottobre 1968, dirigente d'azienda.
Pur fra i contrasti, fu uno dei più prestigiosi protagonisti della Resistenza nell'Ossola. Di famiglia lombarda, Superti (che era stato sergente maggiore dell'Aeronautica), l'8 settembre 1943 si trovava a Premosello Chiovenda (nel circondario di Verbania), dove dirigeva la I.B.A.I., un'industria di legnami. All'annuncio dell'armistizio, si mise subito ad organizzare lavoratori del luogo e militari sbandati che cercavano di passare il confine con la Svizzera, convincendoli a combattere contro i tedeschi. Nacque così la Divisione autonoma "Valdossola" che, nel settembre del 1944, diede un contributo essenziale alla liberazione di Domodossola e alla proclamazione della " Repubblica dell'Ossola ". Quando questa cadde, Superti, con i suoi partigiani, sconfinò in Svizzera, dove fu internato nel campo di Rohrbach. Poté rientrare in Italia pochi giorni prima dell'insurrezione popolare del 25 aprile. L'11 gennaio 1945, per superare le riserve che si nutrivano nei confronti suoi e della sua formazione, aveva scritto al CLNAI una lettera, che è un po' una sua autobiografia, nella quale affermava: "... Per quanto mi riguarda personalmente dichiaro: a) di essere stato iscritto al Partito repubblicano nel 1919; b) di aver comandato sotto il nome di Sacchi e in unione a certo Bertola, gli Arditi del Popolo nell'ultima resistenza a Milano (1925); c) di non essere mai stato iscritto al Partito fascista né ad alcuna sua organizzazione; d) di essermi arruolato volontario nella guerra 1915-18 nel 5° Reggimento Alpini e poi nell'Aviazione, conseguendo quattro medaglie al valor militare; e) di essere stato mobilitato di autorità in occasione della Guerra d'Africa, in servizio speciale, con l'esclusivo specifico incarico di studiare e prevenire le forniture di armi degli stati esteri per l'Abissinia; di essere stato due volte al confino perché pericoloso agli ordinamenti politici dello Stato ". Dopo la Liberazione, Superti, che si era iscritto al Partito socialista, riprese la propria attività commerciale. Dopo aver lavorato qualche anno in Italia, Dionigi Superti emigrò in Austria. Finì poi in Spagna, appartato da ogni attività politica. Su questo protagonista della Resistenza, si può leggere, pubblicato a Milano nel 1975, il libro di Mario Giarda La Resistenza nel Cusio Verbano Ossola o quello di Nino Chiovini, uscito nel 1980, Val Grande partigiana e dintorni, 4 storie di protagonisti. A Premosello (Verbania), la piazzetta antistante il cimitero del capoluogo è stata dedicata al comandante della Divisione "Valdossola".
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia