Donne e Uomini della Resistenza/Giuseppe Calore

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Giuseppe Calore

Nato a Padova il 20 febbraio 1909, deceduto a Milano il 13 ottobre 2002, medico chirurgo.

Si era trasferito a Milano nel 1935 per esercitarvi la professione. Nel 1941, Giuseppe Calore è chiamato alle armi. In qualità di medico da campo degli Alpini, con il suo reggimento è prima in Montenegro, poi in Francia e infine in Friuli. Qui lo coglie l'armistizio e l'ufficiale medico, che è in contatto col Partito d'Azione, decide quasi subito di prendere parte alla lotta contro i nazifascisti. Col nome di battaglia di "Gianni" assume il comando della formazione partigiana "Bassi" che dirige sino a che, nei primi mesi del '44, viene chiamato a sostituire Fermo Solari, destinato a nuovi incarichi, come rappresentante del PdA nel Comando militare veneto del CLN. Il 21 settembre 1944 "Gianni" è arrestato dalle Brigate nere a Padova; vi rimane più di due mesi, per venire poi trasportato a Bolzano. Infine viene deportato a Mauthausen, dove giunge il 19 dicembre del 1944. Liberato dalle truppe americane il 5 maggio del 1945, Calore torna a Milano nel giugno e, appena si è un po' rimesso, riprende la sua attività professionale. Il medico collabora all'attività, dell'ANED, ma soltanto nel 1992 si risolve, confidandosi con gli amici Ada Buffulini e Bruno Vasari , a raccontare nei dettagli la sua storia. Esce così Il revier di Mauthausen. Conversazioni con Giuseppe Calore . Il suo diario, Il partigiano disarmato , è stato pubblicato postumo.