Donne e Uomini della Resistenza/Ottavio Cirulli

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Ottavio Cirulli

Nato a Cerignola (Foggia) il 2 ottobre 1906, fucilato a Roma il 2 febbraio 1944, calzolaio.

Padre di cinque figli, era conosciuto a Cerignola come cattolico comunista. Per sfuggire al confino, emigrò per breve tempo in Unione Sovietica. Poi, quando tornò in Italia, si stabilì a Roma vivendo del suo mestiere di artigiano. Dopo la caduta di Mussolini, fu tra i primi ad aderire al gruppo antifascista "Bandiera Rossa" e quando la capitale fu occupata dai tedeschi, prese parte alla Resistenza in collegamento con Enzio Malatesta . Cirulli svolse attività di propaganda antifascista, ospitò agenti inglesi nel sottotetto del palazzo in cui abitava, nascose armi e munizioni. Il calzolaio fu tra gli antifascisti che, il 6 dicembre 1943, organizzarono la clamorosa diffusione, davanti ai cinematografi romani, di volantini inneggianti alla Resistenza. Fu arrestato, in seguito a delazione, nella casa di Malatesta, mentre stava mettendo a punto un piano di attacco al parco automezzi tedesco delle Capannelle. Era l'11 dicembre quando il calzolaio pugliese faceva il suo ingresso nel "braccio politico" del carcere di Regina Coeli; il 30 gennaio 1944, processato da un Tribunale militare di guerra tedesco, Ottavio Cirulli veniva condannato a morte. Con lui caddero, sugli spalti di Forte Bravetta, anche Enzio Malatesta, Carlo Merli ed altri otto antifascisti.