Educazione del baco da seta/Capitolo II/Articolo III

Da Wikisource.
Articolo 3. Effetti della temperatura

../Articolo II ../Articolo IV IncludiIntestazione 12 maggio 2015 100% Da definire

Capitolo II - Articolo II Capitolo II - Articolo IV
[p. 24 modifica]

articolo terzo


Effetti della Temperatura.


Una delle norme più radicate e più generalmente seguite nella educazione del baco da seta è quella di diminuire la temperatura de’ locali in ragione del suo avanzamento in età.

Questa pratica quanto sia opposta al felice successo di tale educazione, ognuno [p. 25 modifica] potrà facilmente restarne convinto se porrà mente alle leggi che ovunque mantiene la provvida natura. Tutti gli esseri organici, vegetali ed animali, tengono il loro sviluppo, aumento e perfezione in ragione diretta dell’aumento del calore; abbisognandone maggiormente quanto più l’organismo e le sue funzioni, progredendo, si fanno più importanti. In fatti un vegetale non fiorirebbe alla temperatura colla quale potrebbe nascere, nè porterebbe semi a quella cui potrebbe fiorire; quindi; trasportato in luogo più freddo dell’originario, esso o non fiorirà, o non porterà frutto, od anche non vivrà: e quei vegetabili che nascono in autunno, o muojono nel verno dopo essersi limitati alla parte erbacea, o si fermano nel loro sviluppo, finchè il calore della successiva primavera non li faccia progredire. Lo stesso modo di comportarsi osservasi anche negli animali condotti ad abitar climi più freddi, ed in quelli che, nati nell’autunno, restano sempre più deboli e miseri nelle loro parti degli altri che nascono in primavera. E quest’ultima appunto fu la stagione scelta dalla natura per la nascita d’ogni essere organico, perchè la temperatura, aumentando [p. 26 modifica]sempre successivamente, soddisfa ai bisogni del suo accrescimento ed alla sua perfezione e riproduzione, Nè dagli altri differisce il baco da seta, poichè anch’esso nasce naturalmente in primavera; quindi noi dovremo conformarci ai suoi bisogni, mantenendolo più che si può in relazione colla temperatura esterna sempre aumentante, laddove ordinariamente è obbligato a vivere in locali la cui temperatura progredisce in senso contrario all’esterna; ottenendosi altresì nel primo modo di stare in maggior relazione coll’aumento in quantità e qualità della foglia del gelso, la quale quanto più è consistente, onde esser digerita da un animale a sangue freddo, richiede sempre maggior calore nell’ambiente. In tal modo seconderemo la natura nelle sue operazioni, e solamente ci limiteremo ad ovviare quegli inconvenienti naturali che gli potessero nuocere; come accendendo del fuoco quando per pioggie o per venti si fosse raffreddata l’aria, o riparando gli eccessivi ardori del sole. Così facendo non si perderebbero moltissimi bachi che nelle mute, o passaggi da una ad altra età, per mancanza di calore, difficilmente lasciano la pelle, o restano atrofici, o periscono d’altro male.