El libro dell'amore/Oratione VII/Capitolo VIII

Da Wikisource.
Oratione VII - Capitolo VIII

../Capitolo VII ../Capitolo IX IncludiIntestazione 22 settembre 2008 75% saggi

Oratione VII - Capitolo VII Oratione VII - Capitolo IX
Come può l’amante diventare simile allo amato.

E però nessuno di voi si maravigli, se udissi alcuno innamorato avere conceputo nel corpo suo alcuna similitudine della persona amata. Le donne gravide molte volte desiderando el vino, vehementemente pensano el vino desiderato; quella forte imaginatione gli spiriti interiori commuove e commovendogli in essi dipigne la imagine del vino desiderato: questi spiriti muovono similmente el sangue, e nella tenera materia del concepto la imagine del vino scolpiscono. Chi è sì poco pratico che non sappi che lo innamorato appetisce più ardentemente la persona amata che le donne gravide tale nutrimento? E però più forte e fermo cogita, sì che non è maraviglia che il volto della persona amata, scolpito nel cuore dell’amante, per tale cogitatione si dipinga nello spirito, e dallo spirito nel sangue s’imprima, spetialmente perché nelle vene di Lysia già è generato el mollissimo sangue di Phedro, in modo che facilmente può el volto di Phedro nel suo medesimo sangue rilucere. E perché tutti e membri del corpo, come tutto el giorno s’appassano, così ribagnandosi a poco a poco per la rugiada del nutrimento rinverdiscono, seguita che di dì in dì el corpo di ciascuno, el quale a poco a poco si disseccò, similmente si rifaccia.

Rifansi e membri pe’l sangue el quale da’ rivoli delle vene corre: adunque maraviglieràti tu se ’l sangue, di certa similitudine dipinto, la medesima ne’ membri disegni, in modo che finalmente Lysia riesca simile ad Phedro in qualche colore, o lineamento, o affecto, o gesto?