LIX. L'arte sua ciascun faccia. Il vero scriva
../LVIII. Lauda tu sol te stesso
../LX. Forse alcun pregio aveano
IncludiIntestazione
18 dicembre 2021
100%
Da definire
<dc:title> Epigrammi </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1766-1803</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Epigrammi_(Alfieri,_1903)/LIX._L%27arte_sua_ciascun_faccia._Il_vero_scriva&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20211218202137</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Epigrammi_(Alfieri,_1903)/LIX._L%27arte_sua_ciascun_faccia._Il_vero_scriva&oldid=-
20211218202137
Epigrammi - LIX. L'arte sua ciascun faccia. Il vero scriva Vittorio AlfieriGli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu
LIX. L'arte sua ciascun faccia. Il vero scriva
[p. 19 modifica]
L’arte sua ciascun faccia. Il vero scriva
Chi men se stesso cura, che sua fama:
Chi del falso s’impingua, il ver proscriva,
Poichè protrarre il suo morir sol brama.
Resta a vedersi poi de’ due qual viva,
Se l’uomo, o il nulla, che più ch’uom si chiama.
Feroce un veglio il Proscrittor sommerge;
Sovr’ali eterne al ciel lo Scrittor s’erge.
|