Esilio/Levati, e cammina/Libertà

Da Wikisource.
Libertà

../L'oasi ../L'evasione IncludiIntestazione 14 aprile 2018 100% Da definire

Levati, e cammina - L'oasi Levati, e cammina - L'evasione
[p. 105 modifica]

LIBERTÀ.


— Il tuo nome?... — mi chiese il vagabondo,
camminando con me lungo un fossato.
— Lo lasciai sui registri dello stato
4civile, in un grigio angolo del mondo.


Mi schiaffeggiò di me cruda vergogna
fra l’uom, belva di cauta zanna losca
che per meglio colpir meglio s’imbosca,
8e la femminea serica menzogna.

[p. 106 modifica]



Se uomo e donna tali sono, io voglio
esser altro. Esser altro!... E pur m’è tolto
strapparmi questo corpo e questo volto
12umani a strazio del mio duro orgoglio.


Buffa e tragica cosa, essere inscritto
nello stato civile, a chi il suo crisma
chiede all’eterno, a chi nel vasto prisma
16dell’anima rifrange anche il delitto!...


Buffa e tragica cosa, avere un nome
che ognun dice, bestemmia, ama, ricorda!...
È il doppio nodo, al collo, della corda
20che un dì ti strozzerà, nè saprai come.


Così fuggire, è pazzo ed è sinistro,
lo so, — soli col nostro aspro coraggio.
Ci arresteranno per vagabondaggio,
24fratello!... E v’è anche in carcere un registro.

[p. 107 modifica]



Lì ben dovranno imprimere le scarne
dita il suggel di riconoscimento,
il nome: tatuaggio che l’armento
28umano porta sulla viva carne....


Ma noi — tendi l’orecchio, a bassa voce
parlo, che non ci ascoltino i roveti —
ma noi ci fingeremo analfabeti,
32fratello!... E traccerem, nuda, una croce.


٭



Croce di vita!.... L’ombra delle braccia
nere, tese all’amplesso senza scampo,
per monte e valle, per foresta e campo
36ingigantisce sulla nostra traccia.

[p. 108 modifica]



Liberi?... Hai tu la tunica del vento,
forse?... Puoi star senz’acqua e senza fuoco?...
Illudimi, se puoi. Sol per un poco
40calmalo, questo mio vano tormento.



Chiamami Alba quando l’alba è in cielo,
chiamami Sera quando il ciel s’addorme.
Non separar le mie terrene forme
44dall’albero, dal musco, dallo stelo.


Io non fui d’altri e non sarò mai tua,
io son di me: pur m’è tremendo il giogo
del lento corpo: se il sol fosse un rogo,
48dentro m’avventerei, per esser sua.


Fra gli uomini che odio e il Dio che agogno
sta la vita: ed ucciderla non posso:
ella, ella sola è il tramite che, rosso
52di sangue, tutta mi congiunge al sogno.