<dc:title> Favole </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Jean de La Fontaine</dc:creator><dc:date>1669</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Favole_(La_Fontaine)/Libro_quarto/XV_-_Il_Lupo,_la_Capra_e_la_Capretta&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110420213826</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Favole_(La_Fontaine)/Libro_quarto/XV_-_Il_Lupo,_la_Capra_e_la_Capretta&oldid=-20110420213826
Favole - Libro quarto XV - Il Lupo, la Capra e la Capretta Jean de La FontaineEmilio De Marchi1669
Prima d’uscire al pascolo, la porta
col saliscendi al malguardato ovile
chiuse la Capra accorta,
e disse alla Capretta: - Anima mia,
la porta non aprire a chicchessia,
se non ti dice il motto:
canchero al Lupo e a quello che lo porta -.
Intese il Lupo che in un canto, chiotto,
sen stava ad ascoltare,
e si fissò quelle parole in mente.
Poi, certo che la bimba non avria
conosciuto il terribile compare,
corre all’uscio e con voce da priore:
- Canchero al Lupo, - esclama, - apri, mio core -.
Credea così d’entrar subitamente,
ma l’altra che spiò dal finestrino
risponde (degna figlia della Capra):
- Caro, se vuoi ch’io t’apra
dammi a vedere in prima lo zampino -.
Lo zampino del Lupo voi sapete
che non è poi la cosa
a vedersi più bella e più graziosa.
Vedendo il vecchio astuto
che mal serve la rete,
torna a casa così com’è venuto.
Non è mai la prudenza inopportuna,
due chiavi chiudon l’uscio meglio d’una.