Favole di Esopo/Del Cane, e dell'Asino

Da Wikisource.
Del Cane, e dell'Asino

../Del Leone invecchiato ../Del Leone, ed il Sorcio IncludiIntestazione 30 dicembre 2017 100% Da definire

Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Del Cane, e dell'Asino
Del Leone invecchiato Del Leone, ed il Sorcio
[p. 166 modifica]

Del Cane, e dell’Asino. 118.


I
l Cane faceva carezze al Padrone, ed il Padrone al Cane. Il che vedendo l’Asino cominciò a piangere, e lamentarsi fortemente della sua sorte, e gli pareva cosa iniqua esser il Cane accetto a tutti, e mangiare alla tavola del Padrone, e sempre stare in ozio, e piacere, e lui portar sempre il basto, ed aver bastonate, ed esser odiato da tutti. Considerando, che con le carezze il Cane s’acquista l’amore del Padrone, determinò di seguire anco egli quell’arte, che gli pareva tanto utile, e poco faticosa. Onde tornando il Padrone a casa, volle tentar la sorte, per veder se gli riusciva; perciò gli corse incontro, si levò in alto, e gli percoteva al capo; onde quello gridando vennero i servi, e diedero delle buffe al povero Asinello, che voleasi incivilire.

Sentenza della favola

Questa favola, altro non c’insegna, che l’uomo non deve tentare cosa alcuna di fare, dove si conosce mal’atto dalla propria natura.